Partendo dal dolce tipico della tradizione di San Giovanni in Fiore Andrea Panetta ha lanciato il prodotto che ha conquistato fin da subito il mercato ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti
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All’inizio di tutto c’era la “pitta ‘mpigliata”. Per alcuni decenni passo quasi nel dimenticatoio, rimanendo un dolce natalizio per le famiglie silane. Poi nacquero alcune aziende. Negli ultimi anni il ritorno sulla scena grazie ad alcuni giovani che l’hanno saputa rivalutare e rilanciare sul mercato con successo. Un anno fa l’azzardo del giovane Andrea Panetta che con il gruppo gli ‘mpigliati’ ha creato un composto con il quale è riuscito a ‘trasferire’ il sapore e il profumo della pitta ‘mpigliata in diversi contesti e ottenere così diversi prodotti.
Il primo prodotto di punta è il liquore ‘mpigliato, presentato lo scorso anno davanti ad un luogo simbolo: di fronte la celebre Abbazia gioachimita di San Giovanni un Fiore. Ed è stato subito un successo per Andrea. Che non si è fermato. Così ha continuato a sperimentare e ha creato di recente l'amaro ‘mpigliato. Che ha partecipato al concorso internazionale di Lione 2024, dove son stati valutati ben 10.391 campioni provenienti da 49 paesi. L’amaro al sapore e profumo dell’ormai celebre dolce è l’unico prodotto Calabrese premiato.
Andrea racconta come è arrivato al prodotto finale premiato a Lione:
«Il liquore è 'carico' di olii essenziali (in quanto fatto con materie prime naturali e non con essenze o aromi), essendo l' olio idrofobo, che galleggia sull' acqua, abbiamo mischiamo il liquore con una percentuale di infuso di erbe amare, riuscendo a far sentire prima il dolce della pitta mpigliata (per via degli olii essenziali) e, in seguito, l'amaro delle erbe silane».
Quello che si prova con l'amaro mpigliato è un’esperienza straordinaria. Lo abbiamo assaggiato anche noi con Andrea:
«All'inizio si sente il sapore della celebre pitta mpigliata, che dopo un microsecondo viene letteralmente eliminato dal sapore amaro delle erbe, che si espande di volta in volta in bocca. Siamo riusciti a simulare la situazione in cui, a fine pasto, 'si mangia il dolce e, poco dopo, si beve l'amaro».
L'amaro ha quindi partecipato al concorso internazionale di Lione 2024, dove son stati valutati ben 10.391 campioni provenienti da 49 paesi. Capitale della gastronomia francese, Lione ospita ogni anno il Concorso internazionale dei vini, delle birre, dei liquori e dei distillati. Andrea racconta questa esperienza finita veramente bene:
«Sostenuto da partner di rilievo tra cui Les Toques Blanches Lyonnaises, l'Association des Sommeliers Lyonnais et Rhône Alpes e la Région Auvergne-Rhône-Alpes, la città di lione, Only Lyon, il concorso comporta la degustazione di migliaia di prodotti provenienti da diversi paesi e premia i migliori vini, birre, liquori e distillati internazionali, nonché i migliori formaggi e latticini provenienti da tutto il mondo. I degustatori sono la colonna portante del Concorso».
Il Concorso è molto attento alla qualità delle giurie. Basti pensare che, il presidente della giuria per la categoria liquori e distillati, è Joseph Viola, chef stellato, miglior Operaio di Francia e Campione del Mondo di pâté en croute (timballo).
Andrea Panetta è euforico: «Unico prodotto Calabrese premiato, l' amaro mpigliato, rappresenta un motivo di orgoglio da parte nostra in quanto, come ‘mpigliati’, stiamo riuscendo nella nostra missione: far conoscere la pitta mpigliata nel mondo, creando qualcosa di unico. Il marchio mpigliati è un marchio registrato, e da oggi è entrato 'nell' olimpo' dei migliori amari al mondo».
L'amaro ‘mpigliato sarà disponibile al pubblico a partire da fine Aprile. Come dire: prima ancora di essere in commercio, è stato già premiato.