150 chilometri a piedi per sottolineare le criticità infrastrutturali del territorio. La lunga marcia dei sindacati partita da Reggio due settimane fa si è conclusa a Caulonia Marina davanti al cantiere del ponte Allaro lungo la statale 106, simbolo dell’isolamento di un intero territorio, la cui chiusura ha messo a rischio anche alcune attività imprenditoriali. Come quella di Ilario Caristo, titolare di un’area di servizio a pochi metri dal viadotto-cantiere. «Siamo abbandonati da tutti, non si può vivere così – ha spiegato ai manifestanti – ho 6 dipendenti, ma ormai i soldi si stanno finendo e tra qualche mese sarò costretto a chiudere».

La marcia si è conclusa in serata, nell’anfiteatro sul lungomare di Caulonia, con un'iniziativa alla quale hanno partecipato il segretario nazionale Filt-Cgil Stefano Malorgio, i dirigenti sindacali Cgil e Filt Nino Costantino, Angelo Sposato, Gregorio Pititto e Giuseppe Valentino, il sindaco di Caulonia Caterina Belcastro, il giornalista Michele Albanese e il presidente della Commissione regionale antimafia Arturo Bova.