Il documento dovrà essere redatto entro dicembre 2022. Soddisfatte il sindaco Limardo e l'assessore al Bilancio Nardo: «Una bocciatura avrebbe spalancato le porte ad un secondo dissesto finanziario»
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La Corte dei Conti ha accolto l'istanza del Comune di Vibo Valentia che potrà presentare un nuovo Piano di riequilibrio. Lo hanno reso noto il sindaco di Vibo Maria Limardo e l'assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo.
«Non possiamo che esprimere grandissima soddisfazione per l'esito dell'udienza odierna presso le Sezioni riunite della Corte dei Conti, che ha rigettato le eccezioni della Procura generale ed ha accolto l'istanza del Comune di Vibo Valentia di sospensione del procedimento di valutazione del Piano di riequilibrio, con un rinvio al 18 gennaio 2023» hanno affermato Limardo e Nardo.
Una notizia, è scritto in una nota, «fortemente auspicata ma di certo non scontata, che conferma però la correttezza del grande lavoro svolto dall'amministrazione nel seguire un iter procedurale per nulla semplice, inserito in un contesto normativo in continua evoluzione. La eventuale bocciatura dell'istanza presentata dal Comune avrebbe spalancato le porte ad un secondo dissesto finanziario. In virtù di questo rinvio, invece, l'ente avrà la possibilità di approntare entro fine anno un nuovo Piano di riequilibrio tenendo anche conto dei vantaggi sopraggiunti dalle recenti novità legislative. Grazie anche al decreto Milleproroghe contenuto nella legge di bilancio 2022, infatti, è stata data la possibilità agli enti capoluogo di provincia con situazione finanziaria critica, ma che devono attuare il Pnrr, di poter aderire al 'Patto salva città', col quale è possibile ottenere deroghe e prevedere misure straordinarie di risanamento delle finanze pubbliche».
Il Comune di Vibo, grazie al pronunciamento della Corte dei Conti - dove l'ente era assistito dall'avvocato Aristide Police - è dunque nella condizione di poter redigere un nuovo Piano di riequilibrio entro dicembre 2022. «Il susseguirsi di norme rispetto a una materia così complessa - concludono Limardo e Nardo - aveva creato dei dubbi interpretativi su iter e scadenze da seguire, ma il rinvio odierno ha dato ragione alle nostre argomentazioni. Un pronunciamento che ci conforta e conferma che la nostra ostinazione nel perseguire l'obiettivo del risanamento passando da un Piano di riequilibrio è l'unica strada da seguire per porre le basi per un rilancio definitivo della nostra città».