«La vicenda info point, che ha suscitato tanto clamore ed ha varcato i confini regionali, ancora una volta ha messo in luce la parte peggiore della Calabria con il silenzio assordante di Oliverio e della sua giunta». Ad affermarlo Mario Magno, presidente del Movimento legalità e riscatto.

 

«Per come appreso dai media, la Pro loco di Lamezia Terme - aggiunge - ha presentato una denuncia presso la procura di Lamezia Terme, consegnando la stessa alla Guardia di finanza, mentre per avere giustizia amministrativa si rivolgerà al Tar Calabria. La magistratura valuterà l’eventuale presenza di reati penali o amministrativi».

 

«Quello che ci lascia stupiti - sottolinea Magno - è il comportamento del presidente Mario Oliverio il quale, venuto a conoscenza delle divergenze sorte tra il dipartimento Turismo e la Sacal (Società aeroportuale calabrese), preferisce far finta di nulla. Atteggiamento irresponsabile in quanto il presidente della Regione ha tutti gli strumenti per verificare e chiarire all'opinione pubblica quanto accaduto. É normale che il dipartimento Turismo chieda la revoca di un bando senza alcuna motivazione a supporto della richiesta? È possibile che la Sacal, tra le più importanti aziende calabresi, per altro guidata da un prefetto, chieda chiarimenti senza ottenere risposta? É possibile che tanti volontari di altissima professionalità ed esperienza nel settore vengano sostituiti non si sa da chi, con quali competenze e senza un minimo di trasparenza?».

 

«Chiedo pubblicamente al governatore della Regione – continua la nota – di accertarsi se corrisponde al vero che la legge 8 del 2008 all'art. 14 indica i soggetti deputati a svolgere questo servizio, mentre il dipartimento non ne ha tenuto conto. Ci troviamo di fronte a troppe incongruenze che meritano una risposta chiara e responsabile. La legalità, tanto decantata dal governatore, si persegue con i fatti e non a parole».

 

«Come movimento ‘Legalità e Riscatto’, che mi onoro di presiedere, chiediamo trasparenza verso i cittadini sulla correttezza delle procedure adottate e sulla qualità del servizio da offrire. E’ un preciso dovere - conclude Magno - dal quale il presidente Oliverio non si può esimere».