Scalzo – “Il futuro lavorativo dei dipendenti di Infocontact (azienda leader nel settore delle telecomunicazioni), va strenuamente tutelato e difeso dai paventati tagli annunciati e da scellerate misure di ridimensionamento assolutamente inaccettabili in una realtà produttiva già profondamente debole come quella calabrese – ha dichiarato Scalzo - Per queste ragioni, unitamente al presidente Oliverio, abbiamo immediatamente interessato della gravissima vicenda, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti che ci ha assicurato un incontro a breve a Roma”.


“L’obiettivo è quello di aprire un vero e proprio tavolo di crisi per sottrarre alla scure del licenziamento ben 1800 lavoratori, professionisti specializzati, il cui patrimonio di competenza ed esperienza è una risorsa per la Calabria. Siamo al fianco di questi lavoratori che hanno dimostrato sul campo impegno, tenacia e capacità di stare al passo con le sfide dell’innovazione in un’epoca segnata da una crisi strutturale. In questo settore, come in tutti gli altri ambiti – prosegue Scalzo – è necessario combattere ogni tentativo di speculazione economica a danno dei dipendenti così come quelle operazioni di mercato che mettano a repentaglio posizioni lavorative. Anche su questo fronte – conclude il presidente del Consiglio – saremo vigili ed irremovibili perché le politiche dei gruppi e gli accordi economici non siano assunti in sfregio ai diritti dei lavoratori”.

 

Enzo Bruno (Presidente della Provincia di Catanzaro) - “Il destino dei 1.800 lavoratori della Infoconctat, azienda leader nel settore delle telecomunicazioni, sarà all'attenzione della seduta del Consiglio provinciale di Catanzaro convocata per venerdì 16 gennaio. Esprimere nuovamente la solidarietà ai dipendenti che, dopo la grave decisione della Wind di mettere a bando le nuove commesse, vedono seriamente compromesso il proprio futuro lavorativo, non è più sufficiente per arginare le ricadute sociali di questa vertenza nella provincia di Catanzaro – ha dichiarato Bruno - Abbiamo già avuto modo di richiamare l'attenzione su una situazione che desta seria preoccupazione, specie se contestualizzata rispetto ad una crisi generale che nella nostra regione non accenna a diminuire. Il consiglio provinciale di Catanzaro, quindi, si occuperà della vertenza con l'intento anche di sollecitare l'apertura di un tavolo di confronto nazionale finalizzato, prima di tutto, a scongiurare i licenziamenti. Ci attiveremo in tal senso assieme al presidente della Regione Oliverio per un intervento deciso presso il Ministero dello sviluppo economico”.


"Tutelare questi lavoratori, che negli anni hanno costruito competenze e sono stati in prima fila nell'innovazione nonostante l'approccio consumistico delle multinazionali che li hanno sfruttati - conclude il presidente della Provincia di Catanzaro - senza tener conto dei loro diritti, diventa una battaglia più ampia nell'interesse di un comparto che nella nostra terrà ha garantito un reddito a migliaia di famiglie".

 

Lamezia Terme, Speranza – Esprime la sua vicinanza ai lavoratori il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, pronto a fare ogni passo necessario per difendere il loro diritto al lavoro. “Nelle prossime ore scriverò ai ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, al presidente della Regione Oliverio, ai parlamentari calabresi e lametini, per sollecitare la ricerca di una soluzione positiva per i dipendenti dell’Infocontact, che sarebbe a rischio per via del possibile mancato rinnovo di alcune importanti commesse”.
“Con tutta l’amministrazione provinciale – conclude – siamo vicino ai lavoratori e alle loro famiglie e auspichiamo che si apra al più presto un confronto con i vertici dell’azienda come chiesto dalle sigle sindacali”.


Il sostegno del Movimento 5 Stelle – “Come Movimento 5 Stelle – scrivono in una nota Barbanti e Molinari - facciamo nostro l'appello dei 1800 dipendenti che da troppo tempo vivono sulla loro pelle la condizione di precarietà e che ora annunciano azioni eclatanti. Crediamo sia arrivato il momento che il Governo dia risposte certe a questa categoria e pensiamo che il Mise (Ministero per lo sviluppo economico) debba aprire immediatamente un tavolo di crisi nazionale per fare il punto della situazione e prospettare soluzioni imprenditoriali a lungo termine. Non possiamo più assistere a speculazioni economiche sulle spalle di dipendenti che giornalmente lottano per far girare quel poco di economica che ancora si riscontra in Calabria. Da Lamezia a Rende passando per le sedi periferiche, i lavoratori sono in apprensione. Ed è un allarme che ormai coinvolge la maggioranza della popolazione calabrese, se è vero che il 93,5% dei nostri corregionali non ha più alcuna fiducia nel futuro e ha paura di perdere il posto di lavoro (dati Demoskopica 2015). E' una percentuale altissima che indica il vero male della nostra terra e dell'Italia tutta: la cattiva politica della clientela, degli affaristi e dei lobbysti, dell'inciucio e del malaffare”.


La pagina di Facebook dei lavoratori – “#1800 senza futuro”. Così si chiama la pagina di Facebook creata dai lavoratori di Infocontact per rilanciare l’allarme in vista della chiusura dell’azienda.


“Dopo un anno di sacrifici ed oltre 700 posti di lavoro già persi, siamo all'epilogo, il 31 gennaio è in scadenza il contratto di Wind Infostrada in cui sono impegnate 300 persone – si legge sulla pagina - Non avendo ricevuto ancora rassicurazioni sul rinnovo, per Infocontact, si apre nuovamente lo spettro della chiusura. Ora basta!  Siamo stanchi ma ancor più siamo incazzati!  Non resteremo inermi, non riusciranno a lasciare #1800senzafuturo”.