L’impianto venne progettato nei territori di San Giovanni in Fiore alla fine degli anni ‘50 per consentire l’approvvigionamento idrico dei terreni agricoli e per assicurare fornitura alle popolazioni dell’Alto Crotonese
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Inaugurata questa mattina, a San Giovanni in Fiore (Cosenza), la diga Re di Sole. Progettata alla fine degli anni ’50, per consentire l’approvvigionamento idrico dei terreni agricoli della Sila e per assicurare fornitura idrica alle popolazioni dell’Alto Crotonese, i lavori iniziarono a metà degli anni '70 e vennero completati 32 anni fa. Ma la diga non entrò mai in servizio.
«Un fatto storico di enorme importanza, considerata la desertificazione e la siccità del pianeta - – ha detto il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro – ora la diga assicura l’acqua agli agricoltori locali, che tra l’altro coltivano la patata Igp della Sila. Al territorio restituiamo un’opera pubblica che era stata abbandonata e dimenticata, con conseguente, grave danno per l’agricoltura e lo stesso servizio idrico comunale, dato il frequente utilizzo dell’acqua potabile per irrigazione».
«Il risultato odierno si deve all’intenso lavoro di squadra tra il Consorzio di bonifica, la Regione Calabria guidata dal presidente Roberto Occhiuto, la Direzione generale per le dighe e il nostro Comune – ha aggiunto – a riprova che volere è potere e che i problemi si possono sempre risolvere con la volontà e la collaborazione». All'inaugurazione erano presenti anche Gianluca Gallo, assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Katia Gentile, presidente della VI commissione del Consiglio regionale calabrese, e i rappresentanti delle associazioni degli agricoltori.