Pronti a manifestare e a scendere in strada. I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil denunciano il mancato pagamento a quasi dieci mila lavoratori del settore artigiano dell’assegno Covid-19 per i mesi di aprile, maggio e giugno. «Il governo - si legge in una nota della Triplice - pur avendo garantito risorse pari a 750 milioni nel D.L. Rilancio di maggio, comunque insufficienti, ad oggi ha trasferito solo in minima parte, queste risorse ad Fondo di sostegno bilaterale per l’Artigianato, non consentendo di dare ai cassaintegrati le loro prestazioni da aprile in poi».

Niente ammortizzatori sociali


I referenti regionali del Fondo, Gianfranco Trotta, Michele Gigliotti, Benedetto Cassala, rispettivamente Cgil, Cisl e Uil ritengono tutto ciò gravissimo ed inaccettabile e non più tollerabile e chiedono al governo di risolvere celermente il problema: «I lavoratori calabresi sono ormai all'esasperazione, inutile promettere ammortizzatori sociali che non si sa se verranno erogati e quando. La gente ha bisogno di sostenere la propria famiglia adesso e non chissà quando».

I sindacati pronti a manifestare


In mancanza di uno sblocco immediato delle risorse le sigle sindacali si dicono pronte ad una manifestazione a tutela dei lavoratori calabresi davanti alle sedi delle istituzioni territoriali.
Per quanto riguarda poi la riforma degli ammortizzatori sociali, si legge nella nota, il governo e la politica tutta, si impegnino nell'immediato a superare la grave crisi che sta distruggendo il tessuto produttivo artigiano e dia i soldi stanziati. Superata l'emergenza si potrà discutere «di quali strumenti riformare e di quelli che invece hanno risposto con efficienza e tempestività».