VIDEO | È la cifra stanziata dalla città metropolitana per la pubblicità e la diffusione delle offerte dello scalo della città dello Stretto. Entro il 20 dicembre saranno attivati cinque nuovi voli ed entro il 2019 approderà la low-cost "Ryanair"
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240 mila euro l’anno per 3 anni. Ammonta a quasi un milione di euro la cifra stanziata dalla città metropolitana di Reggio Calabria e destinata alla “Sacal”, l’azienda che gestisce anche l’aeroporto dello Stretto. È questo il cuore della convenzione, presentata stamani in conferenza stampa, dal sindaco reggino Giuseppe Falcomatà e dal prefetto Arturo De Felice, presidente della “Sacal”. Quasi un milione di euro quindi da parte della Città metropolitana destinato al marketing territoriale. L’accordo prevede, oltre alla diffusione delle iniziative tramite i canali web, anche la concessione di spazi pubblicitari negli aeroporti di Lamezia e Reggio Calabria; in cambio però la società di gestione deve assicurare l’aumento dei voli; un primo risultato si è già visto e a partire dal 20 dicembre ci saranno cinque nuovi collegamenti nell’attesa si di conoscere i dettagli dell’accordo con “Ryanair”, la compagnia low-cost che dovrebbe giungere al “Tito Minniti” entro il 2019. Lo scopo della convenzione è quindi quello di aumentare l’utenza dell’aeroporto dello Stretto anche in vista dell’aumento di voli nello scalo e dare una visibilità anche alle aree meno conosciute del nostro territorio. «L’auspicio- ha sottolineato Falcomatà- è quello di aumentare l’appetibilità dell’aeroporto come sta facendo Sacal e fare sempre di più e meglio insieme». Dopo la brutta parentesi del fallimento della “Sogas”, la precedente società che operava all’interno dello scalo, il futuro dello scalo lascia intravedere qualche speranza. Si ritiene infatti, più che soddisfatto il presidente De Felice il quale ha dichiarato che «adesso tutti gli sforzi sono stati messi in campo. Si confida nell’utenza. Solo se i cittadini acquisteranno i biglietti in partenza e verso Reggio, allora le varie compagnie rimarranno». Ed è proprio sulla competitività economica che l’accordo mira di raggiungere gli obiettivi in termini di offerte e pubblicità degli acquisti.