Il caro bollette stringe in una morsa anche i ristoratori. Luce e gas con rincari anche del trenta e 40 per cento in un momento di accennata ripresa giunto dopo mesi di chiusura e di contagi che hanno posto l’uscita al ristorante sicuramente non tra le priorità. Siamo stati a Lamezia Terme, nel quartiere di Savutano, in un nota braceria, La Barrica.

Prezzi alle stelle su tutta la filiera

Qui tra carni e vini di prima qualità, i titolari ci mostrano le bollette di energia elettrica e gas, evidenziando aumenti robusti, non roba da poco. Nel caso della luce si è passati da cinquecento a quasi 900 euro, non spiccioli, insomma. Cifre quasi raddoppiate che rimettono in discussione tutto il sistema. Ad aumentare, infatti, non sono solo le bollette ma tutta la catena. L’aumento del carburante sta investendo anche gli altri comparti, dalle bibite al vino, alla carne, al caffè.

I titolari de La Barrica ci raccontano di avere corretto i prezzi alla clientela, ma di pochissimo, per non andare ad incidere su una situazione già al ribasso. Sono ancora freschi i mesi pandemici, i numeri dei contagi a tre cifre, il lockdown di fatto e le saracinesche abbassate. L’uscita a cena continua però a non essere tra le priorità e questo porta a non potere appesantire i costi finali al cliente.

Da 500 a 800 euro a bolletta

«Le bollette sono aumentate da circa un paio di mesi del 35, 40 e anche 45 per cento – ci spiega Davide Lucia, titolare del locale -. La situazione era già insostenibile ora ci saranno ancora più danni e più problemi ad andare avanti a a creare un minimo margine di guadagno».

«L'ultima bolletta dell’energia elettrica era stata di circa 500 euro, la successiva di circa 880 euro il tutto in un momento nel quale abbiamo lavorato molto poco. Un ulteriore danno – aggiunge – lo ha portato il gas con un aumento percentuale simile».

A fare il punto è Manuel Scicchitano, titolare de La Barrica: «Ci sono stati aumenti pure sulla carne del 20 o dieci per cento, così come sulle bibite e sui vini. Abbiamo aumentato di pochissimo i prezzi perché la gente già esce meno, per venire incontro alla clientela, però facciamo fatica ogni mese a guadagnare qualcosa».

L'appello al governo 

L’economia sta andando in affanno.«Io penso che il governo dovrebbe intervenire – ci dice Nicola Scicchitano - anche perché le spese mensili continuano ad esserci, gli incassi sono sempre meno. Non ci sono quei grossi guadagni che possono aiutare a sopportare l'aumento del gasolio, della bolletta del gas, della corrente ecc». «A questo si aggiunge il fatto che diminuiranno le uscite fuori. Anche i cittadini, non solo gli imprenditori, stanno affrontando questi rincari e questo significa - conclude - tagliare su tutto ciò che è secondario».