VIDEO | Angelo Borrelli ha chiuso la tre giorni di campo raduno nella città della Piana. Qui in una tendopoli sono state simulate la vita e le operazioni dei volontari in casi di emergenza
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
«Non sono solo i sindaci calabresi a volere una riforma del sistema di allerta meteo della protezione civile, lo voglio e lo vogliamo come sistema di Protezione Civile». Il Capo della Prociv Angelo Borrelli tende così, appena giunto a Lamezia Terme, nel terzo ed ultimo giorno di campo raduno dei volontari, la mano ai primi cittadini. Loro il grido di allarme lanciato ripetutamente nelle ultime settimane, dopo la tragedia del Raganello, in cui avevano evidenziato criticità ed anomalie dell’attuale sistema.
Una partecipazione, non solo formale, ma anche attiva quella di Borrelli nell’accampamento realizzato nei terreni della Fondazione Terina, nell’area industriale di Lamezia Terme, e in cui per tre giorni sono state avviate attività di formazione di ogni genere, teoriche e pratiche, portando avanti anche lo stile di vita tipico di chi opera in situazioni di emergenza. Dalle tende, al pernottamento, all’uso delle pompe idrovore, passando per le cucine e il mancato uso dei telefoni cellulari, ogni dettaglio è stato curato al fine di rendere questa esperienza quanto più vicina alla vita reale di un volontario di Protezione Civile. Oltre 1200 hanno risposto alla chiamata, 400 circa quelli che hanno affrontato anche la vita notturna.
Presente al convegno che ha chiuso la tre giorni anche il governatore Oliverio che ha sottolineato l’importanza del sistema del volontariato di prociv e il presidente Anci Gianluca Callipo che ha riproposto i talloni di Achille dei sindaci, gli aspetti da migliorare nella comunicazione delle allerte, gli anelli deboli di un sistema che spesso ha come parafulmine proprio i primi cittadini. A chiudere la giornata la simulazione del soccorso di una donna portata via su una barella dai volontari speleologi calandosi dall’esterno di un edificio, fino all’arrivo di un elicottero e il trasporto in ambulanza.
Leggi anche: Parte il campo-raduno della Prociv, 1200 volontari in Calabria