È stata perfezionata questa mattina nella Sezione fallimentare del Tribunale di Vibo Valentia, con il versamento del saldo dell’importo scaturito dall’asta del giugno scorso, la procedura d’acquisto del 501 Hotel di Vibo Valentia. La società Ku Investiment Srl, unico soggetto a partecipare all’ultima procedura (dopo i due tentativi intrapresi da altre società ed entrambi andati a vuoto) ha depositato assegni per un ammontare complessivo di 2,6 milioni di euro, acquisendo di conseguenza pieni diritti sulla storica struttura alberghiera. La società nuova proprietaria della struttura, rappresentata dall’amministratore unico Rocco Gabriele Sabatino, giovane di Soriano Calabro laureatosi a pieni voti in Economia alla Luiss di Roma e proveniente da una famiglia di imprenditori oleari, prenderà possesso del complesso alberghiero appartenuto alla famiglia Mancini già lunedì 17 settembre, dopo la stipula degli atti notarili. E sono gli stessi nuovi proprietari ad assicurare che il 501 Hotel sarà nelle condizioni di riaprire i battenti in tempi ristrettissimi.

 

Gli ospiti del Festival leggere e scrivere vi alloggeranno

La riapertura al pubblico avverrà infatti già a partire dal prossimo 1 ottobre, essendosi la nuova proprietà già assicurata una prima importante commessa: quella relativa all’accoglienza degli ospiti del Festival leggere e scrivere, che dal 2 al 6 ottobre porterà in città numerose personalità del mondo della cultura italiana, tanto che sarebbero già un centinaio le camere prenotate dall’organizzazione. Una ripartenza di fiamma quindi, per la struttura ricettiva che più di ogni altra ha segnato la storia cittadina, e non solo, legando il suo nome ad eventi di cultura e spettacolo di respiro nazionale, da Miss Italia al Festival della canzone. Per un ineluttabile segno del destino saranno quindi proprio gli ospiti di un altro festival, oggi principale manifestazione culturale della città, a tenere ora a battesimo la riapertura dell’albergo, dopo le travagliate vicissitudini che l’hanno attraversato, restituendo speranza anche ai tanti lavoratori rimasti senza occupazione. Sul piano simbolico, la “restituzione” alla città di un 501 Hotel pienamente operativo e funzionante, rappresenta poi indubbiamente un segnale di riscatto e “normalità”, nonché un motivo di orgoglio e appartenenza per i tanti cittadini che hanno guardato in questi anni alla struttura mestamente spenta con una vena di nostalgia, mista a rabbia e rassegnazione, individuando in quella malinconica immagine la plastica rappresentazione dell’inesorabile declino del fu “Giardino sul mare”.   

 

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