Un segnale d'allarme risuona nell’area dei cantieri della Roseto-Sibari nel tratto di Amendolara, dove l'imprenditore Natalino Gallo denuncia i gravi danni che i cantieri per la costruzione del nuovo tratto hanno causato alla sua azienda agricola specializzata nella coltivazione di albicocche. I danni economici, stimati tra i 250mila e i 400mila euro, derivano principalmente dalla polvere generata dai lavori, che ha inflitto gravi danni alle piante e minaccia l'intero ecosistema della zona.

Mentre Natalino Gallo si prepara a intraprendere azioni legali per ottenere giustizia e compensazione, la comunità locale condivide le sue preoccupazioni, spesso mantenendo l'anonimato. Questo problema colpisce non solo l'azienda di Gallo, ma anche coloro che vivono nelle vicinanze, alcuni dei quali hanno visto aggravarsi i loro problemi respiratori a causa dell'inalazione di polveri provenienti dai cantieri.

Sul fronte economico, la situazione che vive l’impresa Gallo rappresenta una grave minaccia per l'azienda, considerando sia le perdite economiche dell'anno in corso che le prospettive poco promettenti per l'anno successivo. Nonostante la sua condizione difficile, Natalino Gallo ha sottolineato che non è contro lo sviluppo in sé, ma chiede che gli interventi siano pianificati in modo oculato e scientifico, tenendo conto della salvaguardia del territorio e delle attività agricole che ne dipendono.

La sua azienda si trova in un'area caratterizzata da un microclima particolare, con bassa umidità, un elemento fondamentale per la produzione agricola di successo. Gallo ha evidenziato i problemi legati agli espropri e alle occupazioni di cantiere causati dai lavori stradali. L'azienda agricola ha infatti subito espropri di terreno, oltre a danni significativi causati dalla polvere sollevata dai cantieri. Questi danni rappresentano una minaccia non solo per l'attività imprenditoriale, ma anche per il territorio in sé. Ha inoltre sottolineato che l’impatto dei lavori è stato concentrato sulle aree con maggiore vocazione produttiva, mentre altre zone avrebbero potuto essere scelte come alternative.

In merito alle azioni legali intraprese, il noto imprenditore ha dichiarato che sta iniziando un percorso per cercare di ottenere giustizia per i danni subiti. Ha espresso la sua delusione per la mancanza di sostegno da parte delle organizzazioni ambientaliste e delle istituzioni locali. Gallo ha condiviso la sua preoccupazione per il futuro dell'azienda agricola, che ha perso una parte significativa della sua produzione a causa dei danni subiti. Ha chiesto il rispetto dell'ambiente e ha rivolto un appello alle istituzioni affinché si prendano misure per limitare ulteriori danni e disturbi causati dai lavori stradali, pur riconoscendo la necessità di sviluppo infrastrutturale.

Pietro Giovazzini, esperto agronomo, ha condotto un'analisi approfondita sull'impatto dei lavori sulla strada statale 106 sull'azienda in questione e sulle aree circostanti, concentrandosi principalmente sui danni inflitti alla coltivazione di albicocche. I risultati della sua relazione evidenziano un quadro preoccupante. Uno dei principali problemi affrontati è l'eccessiva produzione di polvere dovuta ai lavori. Questa polvere, una volta depositatasi sul terreno e sui frutti, rappresenta una minaccia considerevole. In primo luogo, rende i frutti non lavabili, relegandoli all'uso industriale e impedendo la loro destinazione come ortofrutta fresca. Inoltre, la presenza costante di polvere sulle foglie delle piante riduce l'efficienza della fotosintesi e compromette l'efficacia dei fitofarmaci. Questo crea una serie di problemi significativi per la coltivazione di albicocche e, in generale, per la produzione di qualità. La relazione dell’agronomo mette in evidenza l'urgente necessità di affrontare questi problemi causati dai lavori stradali e di adottare misure atte a proteggere l'agricoltura e l'ecosistema circostante dalle conseguenze dannose dell'attività di costruzione.