Viabilità, formazione degli autisti, caro carburante, pedaggi: sono alcuni dei temi discussi dagli autotrasportatori autonomi calabresi del settore merci riuniti nella sede regionale di Confapi Calabria. Attenzione particolare poi alla situazione di crisi che ormai da due anni attanaglia questi lavoratori, a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina ora. «Il loro grido d’allarme sulle molte problematiche che affliggono il settore - spiega una nota della Confapi - è stato accolto dal presidente regionale e vicepresidente nazionale di Confapi, Francesco Napoli, su spinta di Vittorio Chiappetta, presidente nazionale della filiera trasporti e di Saverio Sipoli, presidente della filiera del legno.  

«Gli autotrasportatori, sono molto fieri di essere rappresentati da Confapi, chiedono di essere sostenuti nell’emergenza del comparto trasporti e di essere seguiti da leader capaci di discutere le loro problematiche sui vari livelli istituzionali», ha detto Vittorio Chiappetta. 

Per il presidente Napoli, «la pandemia prima e l'attuale aggressione in Ucraina hanno duramente colpito il settore dei trasporti e i dati sono allarmanti soprattutto rispetto ad uno sproporzionato aumento del gasolio e dell'energia. Di fronte ai cambiamenti epocali a cui stiamo assistendo, non si può rimanere inermi tantomeno improvvisare. Le imprese operanti nel settore trasporti esigono la giusta rappresentanza e risposte immediate». 

Inoltre, dal punto di vista regionale, dice Napoli, «Anas alimenta costantemente divieti e restrizioni rendendo critici e pericolosi i collegamenti dal Tirreno allo Jonio con ricadute negative sui costi sostenuti dagli autotrasportatori. Il silenzio, oltre che i ritardi e le inadempienze dell'Anas, rispetto alle nostre legittime richieste, sono inaccettabili».

Per questo Confapi Calabria e la filiera trasporti hanno pensato di organizzare diverse assemblee per discutere i problemi del settore: «Essendo al collasso - conclude Chiappetta -  è necessario agire subito, per questo la prossima riunione che faremo servirà a determinare l’organo direttivo. Seguiranno incontri per stabilire proposte e temi per tavoli tecnici che dovranno portare al raggiungimento di risultati concreti»