Arrivano i primi verdetti sulla gara per la gestione degli aeroporti di Reggio e Crotone. Delle quattro società che hanno presentato la domanda di partecipazione, soltanto quella di Ase spa è risultata in regola ed ammessa. L’Ase, società che si occupa di manutenzione stradale all’interno di Avr, ha presentato l’offerta solo per l’aeroporto di Reggio.

 

Esclusa, invece, l’offerta presentata da Sagas per il solo aeroporto di Crotone. Una bocciatura per la società a partecipazione regionale, la cui offerta aveva trovato il plauso della famiglia Sculco e del sindaco della città pitagorica Ugo Pugliese.

 

Sono state invece rimandate al 28 ottobre le offerte formulate dalla Sacal e da Rti Ig Aeroporti per carenze documentali.

 

Rti Ig Aeroporti ha presentato una domanda solo per la gestione di Crotone, mentre la Sacal, società che attualmente amministra l’aeroporto di Lamezia, ha richiesto di poter gestire entrambi gli scali. Se il 28 ottobre dovessero essere risolte le anomalie formali, dunque, l’offerta Sacal dovrebbe essere quella con le maggiori possibilità di successo in quanto il bando Enac favorisce le offerte di gestione integrata degli scali.

 

Possibilità che viene guardata con favore anche dalla giunta regionale che punta su una gestione unitaria di tutti gli aeroporti calabresi. L’esito della gara, infatti, è atteso con molta trepidazione anche dal governo regionale che sta lavorando ad una proposta di legge di riordino complessivo del sistema aeroportuale. Una normativa che potrebbe risultare assai più efficace in caso di gestione unica degli scali. Se si considera poi che in Aula è atteso il Piano regionale dei trasporti, legge che la Calabria aspetta dal 1997, è chiaro che il nuovo corso degli aeroporti calabresi risulta ancora più fondamentale.


L’approvazione del Piano regionale dei trasporti, che contiene interventi fondamentali per il porto di Gioia Tauro, per il sistema ferroviario e stradale, insieme alla legge di riordino degli aeroporti potrebbe diventare il primo punto qualificante della gestione Oliverio che si gioca una carta fondamentale per la propria credibilità.


Intanto a Reggio Calabria fiato sospeso per il futuro immediato dell’aeroporto, con la Sogas, società che fin qui lo ha gestito accumulando circa 9 milioni di passivo, in attesa della pronuncia del Tribunale fallimentare. Giovedì in Prefettura, alla presenza del commissario liquidatore, si cercheranno le soluzioni per non interrompere il servizio di volo in attesa dell’arrivo di una nuova società e si valuteranno le possibilità per tentare di mantenere gli attuali livelli occupazionali.

 

Riccardo Tripepi