Una società avvolta in una cortina di nebbia sul cui futuro si sa ben poco e in cui ripongono le loro speranze i lavoratori stagionali, diversi dei quali non lavorano da oltre due anni, e le centinaia di lavoratori che stanno per entrare in cassa integrazione. Al Comune di Lamezia Terme oggi l’incontro tra sindacati, esponenti dell’amministrazione e lavoratori. A promuovere l’incontro la settima commissione consiliare permanente, Politiche occupazionali e politiche giovanili, presieduta da Anna Caruso.

Stagionali decennali 

Tanti i nodi da sciogliere per una società che, di fatto, da tempo lotta per risolvere più di un nodo. Dagli stagionali la cui precarizzazione continua anche da quindici anni, fino a quegli accordi che la società avrebbe firmato e mai applicato basati sul semplice ricambio: un’assunzione per ogni uscita.

Mancano le assunzioni da più di dieci anni 

Sono meno di 40 gli stagionali rimasti e non ci stanno: «Dal 2011 non è stato assunto un solo impiegato nonostante l’importante carenza di organico. Chi come me è stagionale da 12 anni pretende di essere stabilizzata, non posso aspettare l’elemosina di tre mesi di lavoro», ha affermato una precaria. La mancanza di risorse si starebbe facendo sentire portando a ritardi e a disservizi, raccontano i lavoratori.

Ecco i numeri del piano cassa integrazione

Intanto, ieri è stato discusso un accordo in Regione in vista della cassa integrazione. Sono 152 i lavoratori di Sacal Spa che, qualora il patto venisse firmato, verranno messi in cigs a zero ore a rotazione fino a gennaio 2023.  Dei 152 lavoratori, 71 sono operai, 70 impiegati e 11 quadri. Nello scalo di Lamezia 54 operai, 49 impiegati e dieci quadri, in quello di Reggio 14 operai, 14 impiegati e un quadro. A Crotone tre operai e sette impiegati.

Intanto, la Sacal è in attesa della risposta dell’Enac nazionale dopo che la vendita delle quote al socio privato la fece cadere nel mirino dell’ente pronto a portare la vicenda in procura e commissariare l’aeroporto di Lamezia. Dal cda partirono delle controdeduzioni, ma come allora tutto tace e nell’incontro si è valutato un accesso agli atti anche per avere copia del piano industriale che i sindacati non riescono ad avere in mano.

A conclusione della riunione si è deciso di convocare un consiglio ad hoc. Ai lavori sarà chiamata a partecipare anche la rappresentante del Comune in seno al Cda Maria Grazia Milone.