Finora è stato sfruttato 1 miliardo e mezzo, pari al 70% del totale: negli ultimi sei mesi si è registrato un notevole avanzamento nell'allocazione delle risorse ma la nostra regione resta agli ultimi posti in Italia
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La Calabria rimane agli ultimi posti nella classifica regionale italiana per la spesa dei fondi strutturali della politica di coesione dell'Ue ma registra un notevole avanzamento negli ultimi sei mesi. È quanto emerge da un'analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che coprono l'andamento delle allocazioni fino al 30 giugno 2023.
A questa data, la spesa certificata della Regione e rimborsata a Bruxelles era pari a circa 1,5 miliardi di euro su 2,2 miliardi, cioè il 70%. Rispetto a dicembre 2022 la Calabria ha aumentato il ritmo di spesa guadagnando dodici punti percentuali in sei mesi.
In questa regione le risorse comprendono il sia Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) che il Fondo sociale europeo (Fse) nel periodo di programmazione 2014-2020 e sono tra le più consistenti tra le regioni italiane. Restano comunque da spendere e rendicontare entro la fine dell'anno circa 700 milioni di euro, per non rischiare di perdere le risorse.
Dai dati esaminati emerge inoltre che le regioni hanno speso in media l’80% delle risorse Ue, mentre i programmi nazionali si fermano al 53%, lasciando aperta la sfida di spendere e rendicontare tutti i soldi ancora disponibili entro la fine del 2023.