VIDEO | I manifestanti hanno anche occupato la strada bloccando il traffico, ma poi hanno liberato la carreggiata consentendo la ripresa della circolazione
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Sono arrivati da tutta la provincia con i loro mezzi agricoli e li hanno parcheggiati in un’area a ridosso della strada statale 106, nei pressi dello svincolo per Isola di Capo Rizzuto. Protestano da ieri, i rappresentanti di oltre 140 aziende agricole, la maggior parte delle quali produttrice di finocchi, per chiedere a Governo e Regione Calabria aiuti immediati per fronteggiare i danni economici subiti a causa dell'emergenza Covid e del maltempo.
Prima il Covid
«A noi il governo ci ha lasciati lavorare per produrre, ma se molte attività come i ristoranti sono chiusi, a chi vendiamo i nostri prodotti?» si sfoga uno dei manifestanti. Gli fa eco un altro agricoltore: «Quel minimo di prodotto che stiamo riuscendo a vendere lo stiamo vendendo a prezzi irrisori, a causa del Covid, e tanta merce non riusciamo nemmeno a raccoglierla».
Poi l’alluvione
Il 2020 è stato un anno particolarmente drammatico per l'agricoltura nel crotonese, colpita anche dall'alluvione che si è abbattuta sul territorio il 21 novembre scorso. «Noi investiamo 6-7 mila euro per ogni ettaro di terreno coltivato a finocchi e – ci spiegano - ad oggi abbiamo diversi ettari che sono andati completamente distrutti, il resto stiamo riuscendo a commercializzarlo con difficoltà, perché il prodotto è compromesso». Il tutto mentre «si fanno i salti mortali per pagare i dipendenti». Poi ci sono le spese per le forniture delle materie prime, piantine, fitofarmaci, concimi: «A noi basterebbe che aiutassero a far fronte a questi costi. Siamo in serie difficoltà, non abbiamo le basi per andare avanti».
Incontro in Regione
Nel corso della mattinata, gli agricoltori hanno anche occupato la strada bloccando il traffico, ma poi hanno liberato la carreggiata consentendo la ripresa della circolazione. Ora, attendono la convocazione (forse domani) di un tavolo tecnico in Regione con l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, e alcuni sindaci del territorio, e sono pronti ad andare avanti ad oltranza: «Siamo stati costretti a protestare in mancanza di risposte concrete e finché non arriveranno, continueremo».