Una fine già scritta, annunciata, prevista. Fondazione Campanella, la struttura che ospita il Polo oncologico di Germaneto, nel capoluogo calabrese chiude le porte agli ammalati e ai dipendenti. La lettera firmata dall'ormai ex presidente della Fondazione Paolo Falzea  prima delle dimissioni dall'incarico e pervenuta qualche giorno fa a tutti i camici bianchi non lascia più alcuna speranza per la sopravvivenza di un centro definito di eccellenza per tutto il Sud. Il 10 aprile, questa è la data che nessuno avrebbe voluto sentire,  fuori  i medici e gli infermieri, che in questi ultimi due mesi, hanno continuato ad assistere i loro pazienti  nonostante la consapevolezza dei conti in rosso della Fondazione, svelati nella loro drammaticità nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha scoperchiato il vaso di Pandora, inscrivendo prima nel registro degli indagati dieci persone tra presidente della Fondazione, componenti il Consiglio di amministrazione e revisori dei conti per false comunicazioni sociali e poi inviando al Tribunale la richiesta di fallimento, su cui il giudice fallimentare dovrà pronunziarsi previa nomina del commissario liquidatore prevista nell'udienza del 30 giugno. Nella lettera si annuncia il licenziamento di tutti i camici bianchi, per mancanza di fondi e di conseguenza i malati non potranno più essere assistiti. A nulla sono valse le tante riunioni che in questi quaranta giorni sono state organizzate dal presidente della Regione di concerto con sindacati e prefettura per  trovare una soluzione, a nulla è valso il grido disperato di  protesta dei tanti ammalati, che con coraggio hanno continuato e continuano a manifestare per difendere il loro sacrosanto diritto ad essere curati in Calabria. Alle 15 l'ennesima manifestazione davanti al tribunale di Catanzaro organizzata dagli ammalati che non vogliono pagare per "gli errori commessi in passato da chi in questi anni alla salute dei malati non ci ha proprio pensato".

Gabriella Passariello