La Commissione Europea ha annunciato una revisione intermedia della Politica di Coesione, introducendo la possibilità per gli Stati membri e le regioni di trasferire i progetti del Pnrr a rischio di non essere completati entro la scadenza di agosto 2026 verso i fondi strutturali della Coesione. Una decisione che potrebbe rivelarsi cruciale per molte regioni italiane, tra cui la Calabria, che registra significativi ritardi nella spesa delle risorse del Pnrr.

Fondi Pnrr in ritardo: una soluzione per la Calabria

Secondo le nuove linee guida della Commissione Europea, entro giugno 2025 le regioni dovranno individuare i progetti del Pnrr che rischiano di restare incompleti e proporne il finanziamento attraverso i fondi della Coesione. L'obiettivo è garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse, accelerando la spesa e adattando gli investimenti alle nuove priorità economiche e sociali.

Per la Calabria, che ha riscontrato difficoltà nell'attuazione di diversi progetti finanziati con il Pnrr, questa potrebbe essere un'opportunità per non perdere risorse e completare interventi infrastrutturali e strategici per lo sviluppo regionale.

La difesa tra le priorità della Coesione: una scelta volontaria

Un'altra novità della revisione della Politica di Coesione riguarda l'inclusione della difesa tra le aree di investimento. La Commissione Europea propone infatti di permettere agli Stati membri di riprogrammare volontariamente una parte dei fondi per potenziare le capacità produttive nel settore della difesa e realizzare infrastrutture a duplice uso, militare e civile.

Questa scelta, tuttavia, rimarrà a discrezione dei singoli Stati, i quali potranno valutare se destinare risorse a questo settore o mantenere le priorità precedenti. Per le regioni come la Calabria, il focus rimarrà probabilmente su investimenti infrastrutturali, digitalizzazione, sviluppo economico e resilienza ambientale.

Fitto: "Il mondo è cambiato, servono nuove priorità"

Il vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, ha sottolineato come la situazione economica e sociale sia profondamente mutata rispetto a quando furono definiti gli attuali programmi di Coesione. "Le sfide dell'edilizia abitativa, della gestione delle risorse idriche e della sicurezza sono oggi più urgenti che mai. Per questo, stiamo proponendo modifiche mirate al Fondo europeo di sviluppo regionale, offrendo più margine di manovra agli Stati e alle regioni" ha dichiarato Fitto.

Secondo le nuove disposizioni, gli Stati membri e le regioni che desiderano accedere alla riprogrammazione dei fondi dovranno presentare le modifiche ai programmi entro due mesi dall'entrata in vigore della nuova legislazione. La Commissione si impegnerà a valutarle rapidamente, con l'obiettivo di completare il processo entro la fine del 2025 e consentire l'implementazione delle nuove strategie dal 2026 in poi.

Un'opportunità da non perdere per la Calabria

Per la Calabria, che storicamente affronta difficoltà nell'assorbimento dei fondi europei, questa revisione rappresenta una possibilità concreta per recuperare i ritardi e garantire la realizzazione di progetti strategici. Il trasferimento dei fondi Pnrr verso la Coesione potrebbe evitare di perdere risorse essenziali per lo sviluppo regionale, dando una nuova spinta agli investimenti in infrastrutture, innovazione e sostenibilità. Ora la palla passa alla Regione, chiamata a individuare rapidamente i progetti a rischio e a sfruttare questa opportunità per rilanciare la crescita e il futuro del territorio