Turisti in aumento rispetto alla stagione precedente. Premiati i piccoli centri, la buona cucina, le esperienze all'aperto. Gli operatori invitano al rispetto delle norme anticontagio: «Serve attenzione»
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Da giorni non si trova un posto libero per mangiare, nè una camera per alloggiare. Basta questo dato per capire che il Pollino è stato letteramente invaso da turisti e viaggiatori, anche esteri, che si sono riversati tra le montagne di Calabria e Basilicata per trovare refrigerio dalle calure estive di questi giorni, ma anche per approfittare degi spazi aperti e dimenticare per un attimo l'obbligo di mascherine e tutte le contingenti misure anti Covid 19 che in queste ore hanno riassunto forza e vigore alle luce delle nuove ordinanze regionali.
Boom di presenze in montagna
«Presenze mai viste prime» è il commento di ristoratori, albergatori, affittacamere e guide escursionistiche che in questi giorni stanno lavorando a ritmi serratissimi per assicurare accoglienza e regalare attimi di spensieratezza a quanti hanno scelto i borghi, le attività outdoor, gli agriturismi, le esperienze disseminate lungo la dorsale appenninica meridionale. Il dato più impressionante arriva però dal Comune di Saracena, i cui pianori di Novacco e Masistro, sono quelli più gettonati - insieme a Piano Ruggio e Piano Visitone nel versante lucano del Pollino - per i bivacchi autogestiti per il week end di ferragosto.
«Quest'anno - afferma il sindaco Renzo Russo - abbiamo registrato il 40% in più di richieste che offrono la percezione di quanto movimento e presenze ci siano in questi giorni tra le nostre montagne». Proprio per questo l'amministrazione comunale ha richiesto al personale dei Carabinieri forestali della stazione di Saracena e del Parco nazionale del Pollino di intensificare i controlli nelle zone montane per provare a regolamentare il rispetto delle regole di distanziamento ed evitare gli assembramenti almeno tra comitive diverse. Chi sale in montagna alloggia in tenda con bivacchi spartani e si regala qualche giorno di frescura all'ombra degli imponenti faggi degustando la classica grigliata alla brace ed i piatti della tradizione contadina.
Treekking nelle bellezze naturalistiche
Ma nel weekend che si apre moltissimi sceglieranno le montagne del Pollino anche per concedersi un trekking tra le bellezze naturalistiche del parco più grande d'Italia. «La stagione che stiamo vivendo è veramente straordinaria - afferma Gaetano Sangineti, presidente delle guide ufficiali del Parco nazionale del Pollino - ci sono fortunamente molti turisti che ci permettono di lavorare con una certa continuità, questo ci fa piacere perchè ci permette di far conoscere i nostri luoghi attraverso il trekking, le escursioni, il rafting, il river tubing».
L'accoglienza e le norme anti contagio
Ma l'invito è quello di «non improvvisarsi, di non arrivare sprovveduti, senza la giusta attrezzatura» anche per non registrare alcuni incidenti in montagna che si sono registrati nei giorni scorsi. Non è diverso il trend a valle dove negli agriturismi, la modalità di pernottamento più gettonata di questa stagione di turismo alle prese con il Covid 19, che fa registrare una stagione «che sta andando benissimo» - come afferma Adriana Tamburi della Locanda del Parco di Morano Calabro e presidente di Terra Nostra Coldiretti Calabria - «In questi giorni ci siamo ritrovati con prenotazioni a dire basta. Complice anche il fatto che il Pollino in particolare è stato sempre zona Covid free e questo ha significato tanto perchè le presenze turistiche ci premiassero. In questi giorni se cerchi qualcosa dove mangiare o dormire non trovi niente da nessuna parte. Abbiamo attivato una collaborazione tra strutture per provare ad essere più accoglienti possibili».
La nuova ordinanza della regione calabria che impone l'obbligo delle mascherine proprio adesso creerà «qualche difficoltà perchè non sarà facile gestire la mascherina anche dentro le cucine dove il caldo è eccessivo, ma per il bene e la sicurezza di tutti lo faremo». Tra i turisti l'attenzione ai dispositivi di protezione individuale è molto diversa.
«C'è chi è molto rispettoso delle regole - aggiunge Tamburi - e chi è più lassista ma noi proviamo con garbo e chiedere il rispetto delle regole negli spazi comuni». Tante ma non come negli anni precedenti le presenze di stranieri: olandesi, tedeschi e inglesi per lo più che sono solo il 20% del totale rispetto invece all'anno precedente dove la media era molto più alta, ma è cresciuto il turismo di prossimità e molte presenze anche dal nord Italia.
«Noi abbiamo prenotazioni fino ad ottobre, covid permettendo» - aggiunge la presidente del Terra Nostra Coldiretti - tanto che nel comune di Morano Calabro, dove il comune ha messo a disposizione un bonus per la terza notte di pernotto a carico dell'ente, gli albergatori hanno scelto di utilizzare questo incentivo per destagionalizzare le presenze fino a Dicembre. Di presenze triplicate rispetto al 2019 parla anche Selene Rocco del Parco della Lavanda a Campotenese, la fattoria didattica incentrata sulla lavanda nativa del Parco del Pollino, la Loricanda, che aggiunge «è stato faticoso gestire le presenze» poco avvezze all'obbligo di prenotazione scattato questa estate per via delle norme anticontagio. «Abbiamo dovuto gestire circa 900 presenze nel fine settimana e oltre 600 persone durante gli infrasettimanali» dice mentre si preparano a week di ferragosto in cui «saremo aperti per tutta la giornata».
Pienone a Civita
Anche se è un attività all'aperto i gestori hanno tenuto ad essere rigidi sulle prenotazioni proprio per evitare la calca e gli assembramenti lungo i campi colorati di viola che ricordano la Provenza. Pienone di presenze anche a Civita dove sono giorni che negli oltre 30 b&b del luogo simbolo dell'ospitalità diffusa del Pollino si registra il tutto esaurito. «Riceviamo molte telefonate ma non abbiamo più posto – dice Antonella Vincenzi del B&B La Magara – stiamo dirottando i turisti su San Lorenzo Bellizzi e Frascineto. Dopo anni di lavoro e promozione iniziamo a raccogliere i frutti dei nostri sacrifici. Ma bisogna stare attenti a non perdere la bellezza del nostro lavoro». In questi giorni di grande afflusso organizzarsi per il rispetto delle norme di sicurezza porta via «più tempo e costa più sacrifici ma è quell’attenzione che non si può perdere altrimenti diventiamo un turismo di massa che toglier bellezza e non ci porterà a niente».
Le colazione sono scandite da un ritmo lento di due persone per volta, prima della sanificazione dei locali ad ogni cambio turno, ma rispetta quella «cura verso l’ospite che continua a rimanere sacro». Ma è un lavoro che serve soprattutto in questo momento in cui sentiamo di «notizie sconcertanti» su altri territori. Risultati da record che sono il frutto «di quella strategia di pianificazione turistiche che sta dentro una progettualità che mette sempre al centro la comunità e la sua identità» afferma Gianluca Colaci, presidente di Borghi Mediterranei, la rete pubblico – privato che in questa estate ha fatto il suo debutto ufficiale per raccontare il sud nella sua piena identità esperienziale.
Accogliere «con attenzione ma pretendiamo attenzione» è un pò lo slogan di Flavio De Barti, consigliere con delega al turismo di Mormanno, contento dei numeri delle presenze che parlano del "tutto pieno“ con un «netto aumento rispetto a quelle del 2019» frutto dei «sacrifici e della determinazione e della qualità» degli operatori del borgo conosciuto per le sue bellezze naturalistiche ed identità alimentari come il bocconotto e il fagiolo poverello bianco.
«In virtù della nostra terra ricca di spazi aperti e distanziamento sociale naturale, uniti ai visitatori ed ai tanti rientri alle case d’origine questi risultati non erano però scontati all'inizio della stagione. Ma iniziano ora, ancora di più, giorni dove bisogna essere molto molto attenti. Il settore turistico è stato quello più colpito ed ora ha bisogno di correre. Non dobbiamo cadere in paure e preoccupazioni. Sono stati giorni, settimane e mesi con rigide misure, con attenzione stiamo ripartendo, ma ora con saggezza dobbiamo convivere con la pandemia e dobbiamo farlo con sana attenzione».