Il presidente della confederazione Klaus Algeri: «I passi da seguire secondo noi sono molto semplici: meno burocrazia, meno tasse, più liquidità, più serietà e azioni di lungo periodo»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
«Sono passati dieci giorni dal 18 maggio che ha segnato la ripartenza di molte attività economiche dopo l'austera fase di lockdown. Uno spiraglio di luce, in fondo al tunnel della ristrettezza economica legata alla diffusione del Covid-19. Le imprese sono ripartite con le loro attività districandosi tra mille linee guida e direttive da seguire al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti e dei propri clienti».
È quanto si afferma in una nota di Confcommercio Calabria nella quale si aggiunge che «se la fase di emergenza sembra attenuarsi, tanti sono i dubbi e le incertezze sul futuro che ancora permangono. Le nostre imprese con responsabilità e coraggio sono ripartite - ha dichiarato il presidente di Confcommercio Calabria, Klaus Algieri - ma è giunto il momento di scelte decise e coraggiose. Noi abbiamo fatto la nostra parte adeguandoci, con non pochi costi, a tutte le misure che ci sono state date. Adesso tocca alla politica fare di più. I passi da seguire secondo noi sono molto semplici: meno burocrazia, meno tasse, più liquidità, più serietà e azioni di lungo periodo. Infatti, solo attraverso la realizzazione di progetti chiari e lungimiranti, che abbiano obiettivi concreti e condivisi, si riuscirà a dare al tessuto economico quella iniezione di fiducia che è venuta meno in questo periodo».
«Bene i primi passi mossi dalla Regione - ha sostenuto ancora Algieri - sotto la guida della presidente Jole Santelli, con i bandi Riapri Calabria e Lavora Calabria. Ma non bastano. Occorre programmare il futuro anche e soprattutto con il supporto dei corpi intermedi, che ben conoscono il sentiment delle imprese. Ci sono tante risorse a disposizione e non possiamo permetterci di sprecarle con misure appesantite da inutili cavilli burocratici. Serve celerità e snellimento delle procedure. L'esperienza dell'emergenza ci ha insegnato che non abbiamo tempo da perdere».