L’estate sta finendo e per la Locride un altro anno se ne va con il segno più. È infatti positivo il bilancio degli operatori turistici sulla stagione che, complice soprattutto l’assenza di restrizioni post pandemia, ha fatto registrare nel comprensorio ionico reggino una buona presenza di turisti e visitatori.

«È stata una stagione nel corso della quale abbiamo visto tanta gente – ha espresso Mario Diano, decano degli operatori turistici del territorio – con le presenze maggiori concentrate dal 5 al 25 agosto». L’obiettivo adesso è lavorare sull’allungamento della permanenza degli ospiti, sfruttando anche il periodo di luglio. «Se a luglio le strutture ricettive sono state occupate per il 40%, dobbiamo portare questo dato per i prossimi anni al 70% – ha rimarcato Diano – Alla recente Bit di Milano abbiamo puntato su due cose: la bellezza della costa dei gelsomini coniugata al soggiorno nei borghi antichi. E’ necessario fare più rete e lavorare in gruppo. Ogni comune deve fare la propria parte, perché i turisti percepiscono la partecipazione tra enti istituzionali, associazioni e pro loco».

Le note dolenti sono rappresentate dalle condizioni dell’ospedale di Locri, le cui carenze dovute alla mancanza di personale hanno spesso negli anni passati scoraggiato i visitatori a programmare le vacanze nella Locride. «Quando un turista viene qui tra le prime cose che chiede è se ci sia nelle vicinanze un ospedale che funziona – ha tuonato Diano – Non si può fare turismo dove non c’è sanità».