«Con il decreto appena approvata diamo liquidità per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, che siano piccole, medie, grandi. 200 miliardi per il mercato interno, altri 200 per l'export». Lo ha affermato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Il nuovo Decreto imprese

Il premier ha poi specificato: «È una potenza di fuoco, io non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica per il finanziamento alle imprese. È una cifra enorme - ha continuato - che andrà sia a beneficio del mercato interno ma anche dell'export, attraverso prestiti che verranno erogati nei normali canali finanziari, con la particolarità che lo stato offrirà una garanzia affinché tutto avvenga in modo celere, spedito, sicuro. In particolare potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo anche il finanziamento dello Stato attraverso Sace, soprattutto a beneficio delle medie e delle grandi imprese. Abbiamo adottato importanti misure fiscali con sospensioni di vari pagamenti, ritenuti e contributi per i mesi di aprile e maggio».

Le misure fiscali

L'obiettivo, lo ha ribadito Conte a più riprese, è quello di proteggere l'economia italiana duramente colpita dagli effetti del Covid-19: «Abbiamo dotato il Paese di uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di minimo rilievo strategico, abbiamo potenziato lo strumento che tecnicamente si chiama golden power: potremo controllare operazioni societarie, scalate eventualmente ostili, non solo nei settori tradizionali delle infrastrutture critiche e della difesa, ma anche in quello finanziario, creditizio, assicurativo, energia, acqua, trasporti, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, cybersicurezza. Tutti questi settori saranno presidiati». 

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Nuovi provvedimenti per le famiglie

Annunciato un provvedimento di più ampia prospettiva, per sostenere le famiglie, i lavoratori: «Stiamo lavorando per un decreto più corposo per tutte le categorie in sofferenza. Questa emergenza non è solo sanitaria ma anche economica e sociale», ha infine fatto presente il premier.