L’obiettivo è quello di promuovere l’integrazione e l’inclusione socio-economica e le pari opportunità delle persone che abitano nelle aree più disagiate
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L’assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Caterina Capponi, questa mattina, alla Cittadella regionale a Catanzaro, ha illustrato ai sindaci dei Comuni capi ambito territoriali il progetto P.Art.E.C.I.P.O. – Programmi Articolati e Coordinati In Periferie Organizzate.
Il progetto, finanziato per 15 milioni di euro sul Pr Fse+ Calabria 2021/2027, ha l’obiettivo di «sviluppare l’integrazione e l’inclusione socio-economica e le pari opportunità delle persone che abitano le periferie della Calabria o, comunque, luoghi in cui si intrecciano, con più evidenza e maggiore concentrazione di altri, le disuguaglianze ambientali e sociali caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi», è spiegato in una nota della Regione.
«Si tratta – ha spiegato l’assessore Capponi – di un’iniziativa sperimentale che testimonia gli sforzi della Regione nel dare risposte anche a quei settori della società che, purtroppo, spesso, non hanno gli strumenti neanche per esprimere i loro bisogni. Intendiamo offrire ai Comuni l’opportunità di mettere in campo una serie di interventi che, oltre a contrastare il degrado socio-economico di alcune aree, contribuiscano a incidere nella partecipazione ai processi decisionali dei residenti, generando, quindi, un processo di cambiamento dal basso che possa incidere su una diversa immagine di questi luoghi».
All’incontro ha partecipato la consigliera regionale Pasqualina Straface, la quale si è complimentata con l’assessore Capponi e con il dipartimento Salute e Welfare per «l’importante iniziativa che vuole dare risposte a quella parte della popolazione che vive in condizioni di fragilità e disagio».
È intervenuta all’iniziativa anche la dirigente regionale del settore, Saveria Cristiano, la quale ha evidenziato che «il progetto P.Art.E.C.I.P.O. è inserito in un più ampio Piano regionale di supporto alle fragilità Salute e Welfare, che va a impattare su alcuni degli ambiti più impegnativi dal punto di vista dei bisogni del territorio, come i disturbi dello spettro autistico, le difficoltà di accesso ai prodotti ed ai servizi culturali soprattutto da parte dei giovani, o le povertà educative».
Sulla base delle riflessioni emerse nel corso della riunione, adesso il Dipartimento valuterà le eventuali integrazioni all’avviso, ora in pre-informazione, e successivamente procederà alla sua approvazione ed all’apertura dei termini di presentazione delle proposte a cura dei Comuni.