Prima la crisi economica dovuta alla pandemia, poi l’alluvione. Le attività produttive del Crotonese faticano a risollevarsi, ed è per questo che la Camera di Commercio di Crotone si sta mobilitando per sostenerle. Sul fronte maltempo, dopo la dichiarazione di stato di calamità da parte del Governo, ora si attendono i risarcimenti.

Alluvione, in attesa dei risarcimenti

Per seguire le procedure e chiederne l’accelerazione, l’ente camerale pitagorico si è messo alla guida di un coordinamento, composto da Comune, Provincia, associazioni di categoria, cittadini, imprenditori. Nei prossimi giorni è in programma anche un incontro con la Regione Calabria. Obiettivo: non perdere tempo. Ma non solo: «Bisogna ragionare su tutto ciò che deve essere fatto per prevenire queste situazioni in cui ci siamo ritrovati. Basti pensare che ci sono lavori che attendono di essere completati dall’alluvione del 1996 e non possiamo più permetterci ritardi del genere» spiega il Commissario straordinario dell’ente camerale, Alfio Pugliese.

Aziende in crisi

Ma a mettere in difficoltà le imprese ci sono anche la carenza di liquidità e le difficoltà di accesso al credito, per questo la Camera di Commercio si unisce alla proposta di Unioncamere e chiede che i beni e le risorse economiche confiscate alla criminalità organizzata vengano messe a disposizione delle piccole aziende che ne fanno richiesta. «Quelle sono risorse che vengono sottratte all’economia sana, noi dobbiamo riportare l’equilibrio e per farlo serve che vengano messe immediatamente a dispsizione delle imprese in sofferenza, magari utilizzando lo strumento dei fondi prevenzione usura. La proposta noi l’abbiamo avanzata, ora - conclude Pugliese - spetta al Governo recepirla e tramutarla in atto concreto».