"Si è tenuta oggi presso la Prefettura di Crotone, presieduto da sua Eccellenza il prefetto Vincenzo De Vivo, un incontro al quale hanno partecipato il presidente della Provincia e sindaco di Crotone Peppino Vallone, i sindaci di Isola Capo Rizzuto, Melissa, Strongoli, Umbriatico, Verzino, Belvedere Spinello, Casabona, Roccabernarda, Rocca di Neto, Scandale, Petilia Policastro, le rappresentanze sindacali e una delegazione dei lavoratori della Gestione Servizi, per affrontare le criticità che attraversa la società in house della Provincia di Crotone e per evidenziare più in generale la complessiva situazione negativa dell’Ente Provincia che da mesi non è più in grado di garantire i servizi minimi essenziali e per legge dovuti ai cittadini del territorio.

A questo si aggiunga che i lavoratori della Gestione Servizi non hanno percepito sette mensilità.E’ evidente che la difficoltà trae origine dalla cosiddetta Legge Del Rio che prevede la soppressione delle Province con la sostituzione delle “aree vaste”.


Nelle more di questo processo le piccole province ed in particolare quella di Crotone, anche a causa dei mancati trasferimenti maturati nei confronti dello Stato e dalla sostanziale rigidità delle tesorerie, hanno difficoltà a garantire le minime risposte alle esigenze quotidiane della collettività.

Si è tentato, in questi mesi, di coinvolgere tutti i soggetti deputati a concorrere a trovare possibili soluzioni, dal Governo Regionale a quello Nazionale, e pur avendo avuto parziali rassicurazioni allo stato non è pervenuta alcuna concreta risposta.

Poiché è inimmaginabile che il perdurare di tale situazione possa protrarsi nel tempo, i presenti hanno deciso sin d’ora di richiedere un incontro con il Governo Centrale allo scopo di trovare soluzioni idonee per uscire dalla crisi che attanaglia la Provincia e nel contempo di chiedere al presidente della Regione Oliverio di assicurare la sua presenza al tavolo governativo.

Tuttavia, anche considerato il silenzio che sta avvolgendo la situazione attuale, che vede “chiusa” una importante istituzione del territorio, il presidente della Provincia e l’intero Consiglio Provinciale, se non dovessero arrivare immediate risposte circa la disponibilità del Governo ad affrontare concretamente la situazione, rassegneranno le dimissioni stante la propria ininfluenza all’interno di quelle stanze.

Al pari i sindaci della provincia, assicurando la loro disponibilità a partecipare all’iniziativa presso il Governo, nel caso di risposta negativa valuteranno ogni analoga azione consequenziale".