Chiedono un incontro urgente con il presidente della Provincia di Crotone, Ugo Pugliese, e che vengano salvaguardate le unità lavorative: è la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di Crotone in merito alla vertenza Gestione Servizi, società in house dell'ente intermedio, messa in liquidazione nel 2015, dichiarata fallita lo scorso luglio, e che ha licenziato i 56 lavoratori. Le sigle sindacali, insieme ai colleghi di categoria, hanno indetto questa mattina una conferenza stampa per palesare quanto sta accadendo intorno alla vicenda.

«Le soluzioni ci sono»


«Abbiamo fatto una richiesta – ha dichiarato il segretario della Cgil Raffaele Falbo – perchè pensiamo che si debba mettere mano da subito a questa vertenza dopo l'epilogo finale
, per capire se ci sono le condizioni per salvaguardare e tutelare al meglio questi lavoratori. Lo meritano perchè hanno dato il massimo e sofferto tantissimo; da parte nostra, quindi, c'è la richiesta di avviare questo percorso. Ci sono delle soluzioni che possono essere utilizzate, dal bacino di riferimento regionale legate alla legge nazionale che interessa i lavoratori delle ex partecipate, ad altri percorsi da individuare, ovviamente se c'è la volontà delle istituzioni e della politica locale, con quest'ultima che ha creato e distrutto i lavoratori. Abbiamo avanzato, più volte, delle soluzioni che puntualmente non sono state mai ascoltate».

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«E' una situazione che non stupisce nessuno – ha dichiarato il segretario della Uil Fabio Tomaino – perchè è stata una vicenda trattata con superficialità e incapacità manageriale. Un'incapacità nella gestione, una leggerezza nell'utilizzo dei fondi pubblici, e troppo spesso la mancanza di un piano di sviluppo, un piano industriale. E' chiaro che porta, poi, a situazioni debitorie come quella di Gestione Servizi che, per quanto sostiene la curatela fallimentare, ci sono oltre 8 milioni di esposizione debitoria nei confronti dell'erario. In più ci sono 30 mesi senza stipendio per cinquantasei famiglie che oggi, paradossalmente, avranno una boccata di salute grazie agli ammortizzatori sociali, ma che devono entrare in una discussione - che abbiamo avviato in Prefettura con la Regione – che pensi al reintegro: quindi, un osservatorio, un'attività di monitoraggio».

«Ricollocare i lavoratori»

Su un nuovo percorso lavorativo è intervenuto il segretario interprovinciale della Cisl Francesco Mingrone: «il nostro pensiero è andato subito ai lavoratori che dovranno essere ricollocati – ha dichiarato – la questione della differenziata, che partirà a gennaio nel capoluogo di provincia, penso sia un'attività che qualifica il lavoro dell'amministrazione comunale (poiché gli ex lavoratori di Gestione Servizi, in quest'ottica, dovrebbero confluire in Akrea, società in house del Comune di Crotone, che si occuperà della raccolta differenziata n.d.r.). Un servizio porta a porta in una città come Crotone, che ha circa 60mila abitanti, avrà bisogno di un dispiego di energie e forze, e quindi di un'organizzazione che sia molto preponderante. Penso che una parte di loro (lavoratori di Gestione Servizi n.d.r.) possa confluire in questo tipo di attività».