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Va avanti lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia, in attesa dello stipendio da cinque mesi. Una Provincia al collasso con problemi che si ripercuotono su lavoratori e cittadini. Per questo i dipendenti dell'ente, in dissesto finanziario dal 2011, hanno chiesto un incontro alla cittadella regionale a Catanzaro con il governatore Mario Oliverio.
A riceverli è stata Carmen Barbalace, vice capo di gabinetto del presidente. "Abbiamo chiesto una presa di posizione politica per varare un decreto salva Vibo -dice Carmine Armellino, Rsu Cgil - da inserire nella finanziaria 2018; abbiamo chiesto inoltre che la nostra situazione sia inserita tra i punti all'ordine del giorno del prossimo consiglio regionale del 28 settembre e che sia istituito un tavolo tecnico per il riordino delle autonomie locali e quindi delle competenze".
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Proprio ieri il presidente dell'Upi regionale e presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno ha portato la "questione Calabria", e quindi le difficoltà della provincia vibonese, sui tavoli nazionali. Bruno ha infatti partecipato all'incontro tra l'Unione delle province italiane e i rappresentanti del Governo ma i fondi destinati agli enti intemedi, 72 milioni di euro, non bastano. I dipendenti dell'ente vibonese, affiancati da Bruno Talarico segretario Fp Cgil Vibo e Luigi Tallarico segretario Fp Cisl Catanzaro Crotone e Vibo, si augurano che all'incontro odierno ci sia ora un seguito e che la politica faccia la sua parte "altrimenti - concludono i lavoratori - la Provincia di Vibo è destinata a morire e noi coi lei".