Le sigle sindacali hanno inviato una richiesta formale alla luce della proroga concessa all’azienda per la presentazione per piano concordatario. Ieri si è riunito il tavolo di garanzia
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
È tornato a riunirsi ieri sera nella sala consiliare del Comune di Crotone il tavolo di garanzia sulla problematica Abramo Customer Care. Al centro dell’incontro, la proroga di 60 giorni concessa dal Tribunale di Roma all’azienda per presentare il piano concordatario, che fa slittare la scadenza all’1 maggio.
A tal riguardo, il deputato Sergio Torromino, di Forza Italia – collegato in remoto come la deputata Elisabetta Barbuto del M5S - ha annunciato di aver presentato una interrogazione ai tre ministeri interessati alla vicenda affinché possano intervenire per velocizzare la risoluzione della crisi.
Perché è proprio il dilatarsi dei tempi che preoccupa tutti, lavoratori in primis. Il timore – fanno notare i sindacati – è che lo stallo possa allontanare vecchi e nuovi committenti, ma anche scoraggiare i potenziali acquirenti, che al momento sono due, il fondo Heritage e la System House.
Al tavolo, il segretario della Uil di Crotone, Fabio Tomaino, ha ribadito la proposta -accolta favorevolmente dai presenti - di invitare il rappresentante dell’azienda reggina, al fine di confrontarsi – magari anche alla presenza dei vertici di Abramo – sull’offerta presentata.
Intanto, stamani i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno inviato una lettera ai commissari giudiziali nominati dal tribunale per seguire la vicenda, chiedendo un incontro per discutere degli sviluppi della procedura concordataria.