L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato giovedì sera un'ampia circolare per fissare alcuni punti riguardanti le misure di sostegno alle imprese, stritolate dalla crisi innescata dalla pandemia. Tra i provvedimenti adottati dal Governo nel maggio scorso con il cosiddetto Decreto rilancio, c’è anche il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari.

 

«Il perdurare dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19 – scrive l’Agenzia delle entrate - sta determinando, in conseguenza del crollo attuale e prospettico degli investimenti pubblicitari delle imprese per fanno in corso, un significativo aggravamento delle condizioni di sostenibilità economica per numerose realtà editoriali (giornali ed emittenti radiotelevisive), che pure stanno svolgendo un indispensabile funzione informativa di pubblico servizio nell’ambito dell’emergenza in atto».


La circolare precisa che per il 2020 il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari è riconosciuto, sempre nei limiti del regime “de minimis”, nella misura del 50 % (il tetto massimo è stato innalzato da una prima previsione del 30 %) degli investimenti effettuati. L'agevolazione è stata estesa anche agli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali non partecipate dallo Stato. Il credito d'imposta spetta in relazione agli investimenti effettuati: non è necessario, pertanto, aver sostenuto nell’anno precedente analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione, requisito invece previsto per il riconoscimento del credito d'imposta "a regime".
La domanda telematica dovrà essere presentata tra il 1° e il 30 settembre del 2020. Le comunicazioni telematiche già presentate nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2020 restano comunque valide.