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E’ quanto chiede il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.
“L’agricoltura è in affanno e gli operatori del settore hanno superato la soglia di normale tollerabilità: in gioco ci sono la gestione e i pagamenti dei premi comunitari per l’annualità 2015 e del Psr e sull’assegnazione del carburante agricolo. Arcea e Regione Calabria non procedono alla gestione delle domande di aiuti della Pac e alla liquidazione dei pagamenti a favore degli agricoltori. Un disagio economico insostenibile per le imprese agricole e per i produttori viste anche le ristrettezze di credito” - stigmatizza Alessandro Nicolò.
Secondo il capogruppo di Fi: “Tante le disfunzioni e farraginosità che hanno messo in crisi un settore da tutti considerato strategico per le prospettive di sviluppo della regione. Non sono più accettabili metodi né condizioni di gestione delle risorse comunitarie che risultano totalmente inconcludenti e che rischiano di disperdere cospicue risorse”.
“Oggetto della protesta - che vede protagonista l’associazione di settore Coldiretti - in particolare, i premi 2015 del Piano di sviluppo rurale: indennità compensativa per quanti operano in aree montane e svantaggiate, per allevamenti autoctoni, benessere animale e biologico. Non si riesce a cogliere lo stato dell’arte per la definizione delle procedure e la liquidazione degli aiuti ad oltre 7 mila produttori, utilizzando le risorse finanziarie del nuovo Psr 2014-2020. Una situazione di caos generale - sottolinea - che si riverbera sulla gestione ordinaria e sul futuro di un comparto che deve farsi carico di costi ulteriori per l’assegnazione di gasolio agricolo. Colpa di procedure macchinose e cervellotiche che in questo momento impediscono a molti produttori finanche di riscaldare le serre”.
“Chiediamo alla Regione e all’Arcea - prosegue Alessandro Nicolò - di corrispondere immediatamente agli agricoltori le spettanze rivendicate. Dinanzi ad un quadro scoraggiante di disservizi ed inefficienze, c’è da chiedersi quale ruolo rivesta l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Un ente che costa oltre tre milioni di euro ma che non riesce a dare risposte serie e concrete ai produttori agricoli”.
“Serve una precisa ed urgente assunzione di responsabilità da parte della Regione chiamata ad operare una semplificazione delle procedure per razionalizzare e rendere operativa una macchina elefantiaca che procede a fatica - conclude il presidente del gruppo di Fi in Consiglio regionale”.