L'idea è venuta ai panettieri di Palmi che per far fronte alla crisi hanno deciso di muoversi insieme adottando una strategia comune: «Permetterà alle aziende la certezza della vendita e a noi di fare scorta» (ASCOLTA L'AUDIO)
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L’aumento dei costi nelle ultime settimane sta avendo un impatto duro sulle finanze dei calabresi. Quello più vistoso riguarda la vertiginosa impennata del prezzo dei carburanti, ma anche la filiera alimentare si scopre fragile e i prezzi al banco hanno subito notevoli aumenti.
Uno dei casi più eclatanti è quello del pane. Nelle ultime settimane alcuni panifici hanno annunciato la chiusura per i costi di bollette e materie prime diventati insostenibili, ma c’è chi cerca di fare di necessità virtù mettendosi insieme per abbassare i prezzi delle materie prime.
È il caso dei panificatori di Palmi, popoloso centro della provincia di Reggio Calabria, dove gli operatori di settore si sono seduti intorno a un tavolo per cercare una strategia comune per affrontare la crisi. E in quell’incontro è nata l’idea di comprare insieme la farina per abbassare il costo e cercare di contenere il prezzo dei loro prodotti.
«Nei giorni scorsi abbiamo tenuto una riunione con tutti i colleghi panificatori della città - ha spiegato Roberto Crocitta (foto), titolare del forno Nonna Esterina di Palmi – Ci siamo messi intorno a un tavolo per discutere del problema cercando una strategia comune. Abbiamo dovuto concordare sul fatto che l’aumento dei prezzi dei nostri prodotti è un fatto ormai inevitabile, ma per contenerli abbiamo deciso di comprare insieme le farine»
Il problema, ha sottolineato Crocitta, non risiede solo nell’aumento dei costi delle materie prime: «In questo momento le aziende hanno difficoltà a reperire il grano per la macinazione e, quindi, per fare le farine. Quindi noi stiamo cercando di organizzarci per comprare insieme le farine. Questo darebbe la certezza ai produttori della vendita e a noi panificatori la possibilità di garantirci delle scorte che ci permettano di non aumentare almeno per il momento i prezzi dei nostri prodotti».
È una strategia, comunque, che fa i conti con una impennata costante di costi delle farine: «Purtroppo non sappiamo – ha concluso Crocitta – per quanto tempo ancora potremo tenere bloccati i prezzi del pane e degli altri prodotti da forno. Se i costi dovessero continuare a salire non avremmo altra possibilità che vendere a un prezzo maggiore per fare fronte alle spese».