Stanze sguarnite o quasi a Palazzo Lecce, nella nuova sede dell’ufficio scolastico provinciale di Cosenza. Per lungo tempo quasi nessuno ha lavorato alle centinaia di domande pervenute dai docenti, in ruolo fuori provincia, che aspirano ad occupare una cattedra vacante vicino casa. E così il termine del 31 agosto fissato dal Miur per procedere alle utilizzazioni e alle assegnazioni provvisorie, sulla base dei posti in organico di fatto disponibili, è slittato, costringendo gli insegnanti a fare le valigie e a prendere servizio il primo settembre nella sede di appartenenza, in attesa dell’avvicinamento. L’emergenza riguarda in maniera specifica le scuole medie secondarie di primo e secondo grado.

La disorganizzazione tra le cause dei ritarsi

Al di là della carenza di personale, la presenza di un problema organizzativo è più di un sospetto: il personale del provveditorato si è riunito in assemblea, a testimonianza dei rapporti tesi con il dirigente Luciano Greco. Il quale nel frattempo, con una circolare, ha chiesto ai presidi delle superiori di dirottare alla sede di Crotone le proposte di adeguamento dell’organico alla situazione di fatto. Ammettendo così l’impossibilità, o l’incapacità, di riuscire a gestire e risolvere la situazione in tempo per l’avvio delle lezioni. I sindacati sono sul piede di guerra. Anche a nome di Cgil, Uil e Snal, Enzo Groccia, esponente della Cisl Scuola, esprime le proprie valutazioni.