Quattro mensilità arretrate e nessuna prospettiva di poter ricevere il saldo a breve scadenza. I lavoratori Siarc impiegati nell'appalto per la preparazione e distribuzione dei pasti destinati ai degenti dello Spoke di Paola-Cetraro, sono alla canna del gas.

Cronici ritardi

Da oltre un anno devono fare i conti con il ritardo cronico nella erogazione degli stipendi, e con la scadenza di bollette domestiche, rate e mutui a cui non sanno come fare fronte. «Manifestiamo per la situazione di disagio in cui ci troviamo a vivere ormai da diverso tempo - spiega Giuseppe Turboli, uno dei dipendenti in protesta - Chiediamo ai vertici aziendali di mettersi una mano sulla coscienza: non ne possiamo più. Abbiamo figli a casa e non riusciamo a soddisfare neanche i bisogni essenziali. Finché siamo riusciti a tirare avanti abbiamo tollerato i pagamenti a singhiozzo. Ma adesso siamo ridotti sul lastrico».

Intervenga l'Asp

Il sit-in organizzato davanti la sede di Castrolibero dell'azienda di ristorazione ha registrato la partecipazione dell'Usb. Denunciate anche carenze igienico-sanitarie delle cucine e la inadeguatezza dei mezzi di trasporto. Sollecitato l'intervento dell'Azienda Sanitaria, ente appaltante del servizio: «All'Asp chiediamo di sostituirsi alla ditta e di liquidare direttamente i lavoratori, per come previsto dal codice degli appalti - sottolinea Luigi Puntoriero, rappresentante del sindacato - Se la Siarc non è nelle condizioni di sostenere questo affidamento si faccia da parte, ma non può ribaltare il rischio di impresa sui dipendenti. Ritardi diffusi si registrano anche tra gli operatori impiegati in altre commesse, come quella delle mense scolastiche. Anche lì i comuni dovrebbero intervenire».