Dal mese di agosto non percepiscono lo stipendio, per questo hanno protestato rivendicando i propri diritti. Si tratta del personale di pulizia dipendente della Gareri, in servizio all’Agenzia delle Entrate di Cosenza in virtù del subappalto con il quale l’azienda catanzarese è subentrata al raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla friulana Euro & Promos.

 

Pochi euro percepiti a singhiozzo

Non parliamo di retribuzioni faraoniche. Si tratta di 11 persone chiamate a coprire un turno lavorativo di circa 18 ore quotidiane per cinque giorni settimanali, festivi esclusi. La paga oscilla tra le 130 euro e le 300 euro mensili. Pochi spiccioli per tentare di contribuire a fronteggiare le necessità familiari. Eppure, anche questi pochi soldi, vengono corrisposti a singhiozzo.

 

Qualcosa non quadra

Guardando bene tra le pieghe dell’appalto poi, c’è il sospetto che qualcosa non funzioni. Intanto il personale è impiegato non solo nei locali dell’Agenzia delle Entrate ma anche in quelli dell’Agenzia del Territorio. Inoltre la sensazione è che il numero di ore destinato alla pulizia di questo immenso edificio sia inferiore rispetto a quanto previsto dal capitolato. Numeri su cui forse l’ente appaltante avrebbe il dovere di indagare. Infine, anche nel caso in cui la ditta davvero non abbia ricevuto il puntuale saldo delle fatture, comunque non ha diritto di scaricare il proprio rischio di impresa sui dipendenti, tanto meno quando per aggiudicarsi il servizio si è offerto un ribasso superiore al 40 per cento.