A chiederle il presidente Confcommercio Calabria: «Le aziende stanno subendo seri contraccolpi e c’è il rischio che si generi una compressione dell’economia con conseguenze disastrose»
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«C’è un serio rischio che a causa di una psicosi collettiva, in molti casi del tutto irrazionale, provocata da una comunicazione spesso superficiale, si generi una compressione dell’economia dalle conseguenze disastrose».
Ad affermarlo è Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Calabria, che nel commentare l’attuale situazione che sta attraversando il nostro paese, a causa della diffusione del coronavirus, sottolinea come anche le aziende calabresi stiano subendo seri contraccolpi da un punto di vista economico.
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Coronavirus: calo delle vendite e dei consumi in Calabria
Da un’indagine condotta emerge infatti come, nonostante in Calabria non si siano registrati casi di contagio, molte sono le imprese che registrano un calo repentino delle vendite e dei consumi.
In particolare le imprese del settore turistico che nell’ultima settimana si sono viste arrivare tantissime disdette di prenotazioni che rischiano di compromettere definitivamente la stagione, portando in alcuni casi alla chiusura anticipata delle strutture.
«Chiediamo - ha continuato Algieri - alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli un incontro, al più presto, per discutere insieme le misure a sostegno delle imprese calabresi e in particolare per predisporre un piano di comunicazione condiviso tra tutti gli attori economici e istituzionali che permetta di ridurre lo stato allarmismo. È importante – ha concluso Algieri – che tutti insieme contribuiamo a veicolare messaggi corretti attraverso una informazione seria, rigorosa, chiara e prudente».
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