Le principali rivendicazioni dei lavoratori riguardano il licenziamento ingiustificato di un collega recentemente iscritto alla Filcams Cgil, e il mancato riconoscimento dell'indennità di trasferimento promessa dall'azienda
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Lunedì 27 maggio sarà una giornata di sciopero e mobilitazione per i dipendenti della cooperativa locale "3 Emme" nella zona industriale di Contrada Salice a Corigliano Rossano. I lavoratori, rappresentati dalla Filcams Cgil, hanno deciso di incrociare le braccia per l'intera giornata di fronte ai cancelli dell'azienda, per protestare contro le politiche aziendali ingiuste e contro il comportamento antisindacale della cooperativa.
La decisione di scioperare è stata presa a seguito di anni di tensioni e mancanza di dialogo tra la cooperativa e i rappresentanti sindacali. «Siamo stanchi delle prese in giro della cooperativa», ha dichiarato Andrea Ferrone, segretario generale della Filcams Cgil Pollino Sibaritide Tirreno.
«Finalmente è stata aperta una breccia con la nomina di un rappresentante sindacale e l'iscrizione di un buon numero di lavoratori, che ora sono pronti a rivendicare i propri diritti senza timore».
Le principali rivendicazioni dei lavoratori riguardano il licenziamento ingiustificato di un collega recentemente iscritto alla Filcams Cgil, e il mancato riconoscimento dell'indennità di trasferimento promessa dall'azienda. «Se la 3 Emme non farà marcia indietro, impugneremo il licenziamento in tribunale», ha aggiunto Ferrone.
A questo si aggiunge un'altra questione. Ovvero la decisione della Pac 2000, azienda madre che fornisce il noto marchio Conad, di trasferire la sede aziendale da Corigliano Rossano a Montalto, che sta generando ulteriori preoccupazioni tra i lavoratori. La cooperativa pretende che i dipendenti affrontino quotidianamente questo viaggio a proprie spese, nonostante il basso salario mensile che i lavoratori guadagnano, a malapena superiore ai mille euro.
«Invitiamo tutti i duecento dipendenti della 3 Emme a lottare contro questo atteggiamento aziendale grottesco aderendo allo sciopero di lunedì prossimo», ha concluso Ferrone.