VIDEO | Intanto i lavoratori licenziati, incatenati e in sciopero della fame, attendono fiduciosi l'esito della riunione in corso in Prefettura a Cosenza
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Il Commissario ad acta Saverio Cotticelli non si è presentato al tavolo di trattative iniziato in Prefettura a Cosenza per tentare di scongiurare il licenziamento di 32 lavoratori della Coopservice, l’impresa appaltatrice dei servizi esternalizzati di pulizia e assistenza integrata ai degenti nei reparti dell’Azienda Ospedaliera. Anche l'ente peraltro, ha dato forfait. Non che l’altra volta il direttore sanitario Cinzia Bettelini, apparsa più in gita turistica che impegnata in una drammatica concertazione, abbia dato un contributo determinante alla risoluzione della vertenza, preoccupandosi soltanto che i dipendenti rimasti in servizio, assicurassero le prestazioni a costo di chiederne il precetto. In sostanza, ci sono solo le organizzazioni sindacali ad interloquire con la ditta nel tentativo di arrivare ad un accordo.
La posizione dell'impresa
La Coopservice nel frattempo ha diffuso un singolare comunicato stampa: singolare perché invece di inviarlo alle testate giornalistiche, alle quali gli emissari presenti al tavolo di trattativa si rifiutano di rilasciare interviste, è stato spedito alla Prefettura, ai sindacati, alla Procura e ad altri enti più o meno coinvolti nella vertenza. Il documento, sostanzialmente, ribadisce che i licenziamenti sono la conseguenza della scelta adottata dall’Azienda Ospedaliera, di chiudere il contratto integrativo per la somministrazione del servizio di Oss. Nel frattempo i lavoratori licenziati sono in sit-in in Piazza 11 Settembre, incatenati ed in sciopero della fame che proseguirà ad oltranza finché non giungeranno risposte positive. La voce di una di loro, Concetta Ciardullo, raccolta dal nostro network:
La proposta della Coopservice
La Coopservice ha formulato al tavolo delle trattative aperto in prefettura a Cosenza la propria proposta per revocare i 32 licenziamenti notificati ad altrattenti lavoratori impiegati nei servizi di assistenza integrata tra i reparti dell'Ao. L'impresa pensa alla dimunuzione del monte ore lavorativo di ciascuno dei 92 operatori. Attualmente il loro contratto è di 30 ore settimanali, passerebbe così a 20 ore settimanali con una decurtazione a un terzo dello stipendio. Affinchè tale soluzione venga adottata, è però necessario che tutti i lavoratori accettino, firmando il nuovo contratto.