Buone notizie per gli aspiranti maestri e professori di tutta Italia. Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca è pronto a reclutare quasi 70 mila nuovi insegnanti, in virtù dei prepensionamenti di Quota 100 (che coinvolgono circa 17 mila docenti, a cui si devono affiancare gli annunciati pensionamenti dei baby-boomers). Sono infatti due i concorsi ordinari previsti per i prossimi mesi: per il primo, quello che riguarderà le scuole materne e quelle elementari, sono disponibili ben 16.959 posti; il secondo, che riguarderà invece le scuole medie e le superiori, interesserà 48.563 laureati (di cui 8 mila saranno indirizzati sul sostegno). Il bando - come aveva assicurato qualche settimana fa il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti - dovrebbe arrivare a luglio e le prove dovrebbero cominciare in autunno in modo tale da far entrare in aula i primi professore assunti a settembre del 2020.

Le principali novità

Una delle più importanti novità è rappresentata dall’abolizione del triennio formativo, il cosiddetto Fit, che era stato introdotto dalla Buona Scuola. Inoltre le graduatorie saranno regionali e per i precari storici dovrebbe esserci una quota riservata di almeno il 10% dei posti.

Come era già chiaro, al concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e per quella primaria potranno candidarsi naturalmente i laureati in Scienze della formazione primaria, ma anche i possessori di un diploma magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 2001/2002, oltre a coloro i quali erano rimasti fuori dalla procedura straordinaria dell’anno scorso, per 10 mila posti.

Il concorso per la secondaria è aperto invece ai laureati che abbiano conseguito i famigerati 24 crediti formativi nelle discipline antro-psico-pedagogiche, ma non ci saranno più i corsi abilitativi, vale a dire i vari Ssis, Tfa e Pas. Dunque il concorso scuola secondaria sarà abilitante a tutti gli effetti: chi supera tutte le prove, anche se non rientra nel numero dei posti a disposizione e quindi non può essere assunto in ruolo, acquisisce comunque l’abilitazione.

Le classi di concorso più richieste

Facile prevedere che avranno più chance di salire in cattedra i laureati in matematica e scienze (classe di concorso A028). A seguirà chi vorrà insegnare italiano, storia e geografia alle medie (classe A022), le materie letterarie alle superiori (A012) e per chi punta alla cattedra di sostegno, per le quali sono attualmente in corso in molti atenei italiani le prove di accesso per il percorso di specializzazione.

Graduatorie di istituto

Intanto si apprende che il Ministero Bussetti ha chiesto al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) di esprimere il proprio parere sul decreto di aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento. Questo il parere dell’Organo “Auspichiamo infine che fin da subito sia attivato un percorso di revisione delle tabelle dei titoli e dei punteggi per l’aggiornamento delle GAE, ma anche delle graduatorie d’istituto delle II e III fascia per verificare l’attualità di alcuni titoli e per chiarirne la valutazione (in particolar modo dei servizi con contratti atipici).” Dunque saranno possibili nel 2020 anche nuovi inserimenti nelle Graduatorie di istituto di II e II Fascia. Sarà l’anno buono per i tantissimi precari della scuola italiana?