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Il nuovo piano di sviluppo rurale, la minaccia dell’olio tunisino, ma anche il caporalato, le esportazioni. Tanti i temi trattati durante l’incontro “Occorre piantare un nuovo futuro”, organizzato da Confagricoltura Calabria a Falerna. Atteso il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha dovuto però mancare l’appuntamento trattenuto a Roma dalla commissione Agricoltura alla Camera. Non un convegno istituzionale quello promosso dalla confederazione ma una sorta di talk a cui hanno preso parte, tra gli altri, il governatore Mario Oliverio, i presidenti nazionale e regionale di Confragricoltura Mario Guidi e Alberto Statti.
Manca poco alla pubblicazione dei primi bandi del piano di sviluppo rurale che dovrebbe definire la fotografia del settore agricolo fino al 2020. L’attesa tra gli addetti al settore è tangibile e l’incontro è servito anche a dare rassicurazioni da parte del governatore Oliverio che è deciso a non perdere l’occasione psr come volano per permettere al comparto agricolo di esprimere le proprie potenzialità.
Ma a tenere banco è stato anche l’ingresso agevolato dell’olio tunisino in Italia che preoccupa il presidente nazionale Mario Guidi secondo cui bisognerebbe invocare la clausola di salvaguardia, mentre per Alberto Statti c’è bisogno di un’iniezione di fiducia per fare ritornare i giovani alla terra visto che la Calabria è la quarta regione italiana per abbandono del suolo.
Tiziana Bagnato