Dopo le perplessità di alcuni dipendenti già transitati nella nuova società, intervengono oggi gli ex cococo che non avevano potuto godere della clausola sociale e delle tutele previste dagli ammortizzatori sociali. Aspettano che l’accordo venga ratificato entro Pasqua
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Gli ex dipendenti di Abramo customer care, si fanno sentire sempre di più, mettendo in guardia soprattutto Regione e sigle sindacali. Abbiamo registrato qualche giorno fa la voce di un gruppo di lavoratori già passati alla società Konecta, per digitalizzare le cartelle cliniche per conto di una commessa della Regione Calabria. Nell’evidenziare alcuni passaggi dell’accordo di salvataggio che ritenevano poco chiari, mettendo in guardia rispetto alle prospettive future, lamentavano alcuni demansionamenti e orari troppo pesanti.
Oggi è la volta dei 90 lavoratori a progetto per cui le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, dopo una riunione in Regione, avevano dichiarato urbi et orbi che, anche loro ed entro Pasqua, sarebbero passati in Konecta - anche se non avevano potuto godere della clausola sociale e di altre tutele sociali.
Il comunicato dei lavoratori a progetto
“Pensavamo di aver fatto un passo avanti nella nostra vertenza, ma negli ultimi giorni i comunicati delle organizzazioni sindacali, il trasferimento dei lavoratori dalle commesse Fibercop e Tim in quella della Digitalizzazione e le perplessità espresse da alcuni dipendenti, non fanno altro che aumentare le nostre preoccupazioni. Tali elementi sembrano in contrasto con le notizie positive emerse dall’incontro tenutosi in Regione il 27 marzo.
A quell’incontro erano presenti l’assessore regionale al Lavoro con il suo staff, i Segretari Regionali delle organizzazioni sindacali e i dirigenti dell’azienda Konecta, i quali hanno confermato la volontà di mantenere gli impegni assunti con la Regione Calabria e con le parti sociali, esprimendo l’intenzione di avanzare una proposta di contrattualizzazione entro il periodo pasquale.
Confidiamo che le problematiche legate ai volumi di lavoro vengano affrontate e risolte nel più breve tempo possibile.
Accogliamo con favore la disponibilità dell’azienda, ma al prossimo tavolo di trattativa previsto nei prossimi giorni, ci aspettiamo che le organizzazioni sindacali mettano in campo tutte le loro capacità di mediazione e che la Regione svolga pienamente il ruolo di garante, affinché la proposta rispecchi gli impegni di stabilizzazione assunti con il patto ministeriale del 19 dicembre 2024.
Riteniamo fondamentale che l’offerta preveda un contratto che garantisca dignità economica e la certezza di un lavoro a tempo indeterminato”.