Nel braccio di ferro tra Regione e Comune di Cosenza relativo alla sede in cui allocare il Centro per l'impiego dopo la chiusura degli spazi di Vaglio Lise, ormai inagibili sotto il profilo igienico-sanitario, potrebbe arrivare una soluzione tampone di medio periodo, per riattivare almeno i servizi di sportello.

Proposte indecenti

L'amministrazione aveva proposto due immobili di proprietà per evitare di doversi accollare le spese di locazione che gravano, appunto, su Palazzo dei Bruzi in qualità di ente capofila dell'ambito territoriale. Ma sia i malsani magazzini di Viale Cosmai, che versano in condizioni al limite del fatiscente, sia quelli dei piani inferiori della scuola elementare Emma Tavolaro, con ingresso laterale da via Roberto Caruso, non sono stati ritenuti adeguati dal Dipartimento Lavoro della Regione per ubicarvi i circa 140 dipendenti destinati agli uffici del capoluogo cosentino.

In cerca di una intesa

Proprio la Regione allora, ha proposto al Comune di prendere in affitto l'immobile dell'ex Inapli, in via Cesare Gabriele, nei pressi del tribunale. Ma le disponibilità finanziarie dell'ente locale, appena 25mila euro pari al prezzo del canone annuale pagato alle Ferrovie per la precedente sede di Vaglio Lise, sono insufficienti ad accaparrarsi l'intero edificio, la cui metratura corrisponde a quella richiesta per insediarvi tutte le funzioni attribuite ai centri per l'impiego.

Riattivazione parziale

Il Comune potrebbe allora temporaneamente aggiudicarsene una quota, da destinare al ricevimento del pubblico, così da consentire almeno in parte la ripresa delle attività di assistenza all'utenza attualmente erogate esclusivamente in smart working. In attesa di reperire nuovi fondi oppure di trovare una sede alternativa.