Giovedì prossimo, 21 dicembre, alle ore 10, saranno consegnati i primi 12 alloggi, su un totale di 54,occupati abusivamente e sgomberati in seguito alle operazioni di censimento e sgombero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Viale Isonzo di Catanzaro, in attuazione del Protocollo per il contrasto e la prevenzione delle occupazioni abusive negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Dopo i lavori di ristrutturazione, comunica l'Aterp, ed in anticipo sulla data di consegna prevista per aprile 2018, gli assegnatari aventi diritto entreranno immediatamente in possesso degli stessi alloggi.

 

 "E' una giornata importante - afferma il commissario straordinario dell' Aterp Calabria Ambrogio Mascherpa - perché vengono premiati gli sforzi indirizzati alla riaffermazione della legalità ed alla tutela dei diritti per coloro i quali, pazientemente, da anni, hanno atteso questo giorno. E' un risultato che dobbiamo, innanzitutto, al Prefetto di Catanzaro che, con coraggio e determinazione, ha voluto provare, con un indubbio successo, questa nuova strada che, dopo Catanzaro, ha trovato concretizzazione in altri Comuni e che speriamo di allargare in tutte le città capoluogo di provincia.

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Un grazie particolarmente sentivo anche alle forze dell'ordine - dice - ed alle istituzioni locali, in particolare gli Uffici del Comune di Catanzaro che hanno collaborato al meglio riuscendo ad individuare, in tempo utile, le famiglie degli assegnatari prima della consegna, che hanno supportato al meglio gli sforzi comuni. L'Aterp Calabria - ha detto Mascherpa - non si è limitata soltanto alla doverosa azione di contrasto delle occupazioni abusive ma ha investito fondi significativi su viale Isonzo , con un impegno economico di oltre 3,5 milioni di euro, per riqualificare gli alloggi spesso oggetto di atti vandalici e danneggiamenti. Continueremo su questa strada - assicura - convinti come siamo che la riaffermazione di un principio di legalità è condizione irrinunciabile e preliminare alla difesa delle istanze dei piu' deboli ed indifesi della società". (AGI)