Le case Aterp versano in pieno degrado. Soddisfatto il commissario Mascherpa che garantisce il prosieguo dell’impegno a favore di Lamezia
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Un finanziamento che potrebbe intervenire a sanare una situazione rimasta per diverso tempo bloccata, senza vie d’uscita, un cane che si morde la coda. Parliamo del nucleo di case Aterp della frazione di San Pietro Lametino. Un crocevia di degrado, fogne a cielo aperto e furti. Qui anni fa furono trasferiti una decina di nuclei familiari provenienti dal campo rom di Scordovillo. Ma ben presto le famiglie aumentarono così come la distruzione degli appartamenti, la sparizione di porte ed infissi, gli incendi dei pochi alloggi in cui erano rimasti a vivere cittadini italiani.
Diverse le proteste degli abitanti della frazione costituitosi anche in comitato. Dai sopralluoghi venne fuori che le case non erano agibili e che gli appartamenti dovevano essere sgomberati. Ma c’era il problema di dove portare gli assegnatari. Ora il finanziamento di oltre un milione e seicento mila euro ottenuto dall’Aterp Calabria per ripristinare e manutenere i 48 alloggi. «Avevamo inserito la Città di Lamezia Terme tra le priorità che necessitavano di interventi sugli insediamenti di edilizia residenziale pubblica – afferma in una nota il commissario Aterp Mascherpa –che maggiormente avevano bisogno di un impegno non ordinario e la risposta odierna è, nei nostri intendimenti, l’inizio importante di nuovi impegni che contiamo di garantire alla città della Piana dopo i risultati incoraggianti e positivi ottenuti con l’applicazione del Protocollo per il contrasto alle occupazioni negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica».