VIDEO | Secondo il sindacato, sulla mobilità delle persone gli aumenti hanno avuto un impatto minore rispetto al settore delle merci. Preoccupa di più la mancata ripresa post Covid (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Siamo in attesa di capire quali saranno le misure messe in campo dal Governo e dalla Regione. Attualmente l’unico rischio che c’è riguarda il trasporto merci che purtroppo già nelle prossime settimane produrrà conseguenze molto serie con prodotti che tarderanno ad essere disponibili e un calo degli ordini. Relativamente al trasporto delle persone non c’è nessun rischio, ad oggi». Il segretario regionale della Uil trasporti Calabria, Giuseppe Rizzo, fotografa così la situazione in regione a seguito dell’aumento del costo del carburante.
Una situazione che, al momento almeno, pur creando difficoltà per gli aumenti, contrariamente a quanto registrato per il trasporto merci, non desta ancora particolare allarme sul fronte della mobilità delle persone e dei servizi di trasporto pubblico che saranno garantiti. Uno scenario che tuttavia alla lunga, e sui tempi del conflitto in Ucraina e di queste tensioni con la Russia le previsioni non sono rose né certe, potrebbe generare ritardi, rallentamenti e anche ricadute sul personale.
«Registriamo l’aumento del 60% del costo dell’energie e del 40% del costo di gasolio. Le aziende sono certamente in difficoltà, soprattutto perché già escono da un periodo difficile che aveva inciso negativamente sugli introiti. Aumenti che si ripercuotono anche sulle famiglie, specie su quelle la cui economia è monoreddito. Condizione che si pone all’attenzione delle organizzazioni sindacali. Noi chiediamo alle aziende aumenti di stipendio ma le aziende, in questo momento di grande incertezza e pure colpite da rincari, si ritrovano a rispondere negativamente», ha spiegato Giuseppe Rizzo, segretario generale della Uil Trasporti Calabria.
Caro benzina, un ostacolo alla ripresa post Covid
La Calabria registra sempre un impatto più grave, vista la fragilità della sua economia, ma ciò che sembra preoccupare di più, ad oggi, è la contingenza di un frangente estremamente critico che fa seguito senza tregua a quello pandemico che certamente ha duramente colpito il sistema del trasporto pubblico locale. Dunque la ripresa a lungo attesa adesso è di fatto seriamente e indefinitamente ostacolata.
«Il clima di incertezza e preoccupazione per quanto accade in Ucraina inevitabilmente inciderà negativamente sul rilancio delle attività post Covid. Il settore, durante la pandemia ha subito dei contraccolpi importanti. Nonostante ciò, è riuscito a non pregiudicare i collegamenti, al netto di qualche corsa in meno, dimostrando la sua affidabilità. Adesso però la sfida è epocale e al momento è difficile anche formulare delle previsioni. Stiamo vigili», ha concluso Giuseppe Rizzo, segretario generale della Uil Trasporti Calabria.