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"Calabria terzultima nella classifica europea delle regioni con più disoccupati. Il 65,1 % dei nostri ragazzi fra i 15 e i 24 anni non lavorano e, cosa peggiore, molti di loro hanno perso la speranza di trovare un impiego. Solo due regioni spagnole versano in condizioni peggiori rispetto alla Calabria. Sono i dati forniti da Eurostat e, purtroppo, non sono una novità.
Quello che non possiamo tacere è la mancanza di politiche in grado di invertire la rotta, innescare un cambio di marcia e introdurre strategie innovative. La Regione Calabria non può sottovalutare un'emergenza di proporzioni enormi, che rischia di diventare una bomba sociale in tempi brevi.
La Calabria ha bisogno subito di un piano strategico per il lavoro e di introdurre il reddito di inclusione. Come successo in Puglia, si abbia il coraggio di trovare il modo più opportuno per erogare un reddito di dignità pari a 500 euro al mese, aiuti in termini di servizi di inclusione socio-lavorativa, scolastica e sanitaria. Una misura necessaria per quelle 30mila famiglie che versano in una condizione di povertà e che non superano i 3mila euro di reddito in base ai requisiti previsti nel nuovo Isee.
Da una parte occorre lavorare per creare le condizioni attraverso le quali le energie dei giovani non vengano sprecate, impedendo che le nostre migliori intelligenze vadano via dai nostri territori. Dall'altra serve, sin da subito, muoversi in sintonia con il Governo, per la ricerca di soluzioni strutturali. Il nostro presidente del Consiglio, Matteo Renzi, verrà in Calabria domani. Una buona occasione per rendersi conto che solo condividendo il disegno e il senso delle sviluppo immaginato da Palazzo Chigi per il Meridione, possiamo rompere con l'immobilismo del passato. La firma del Patto per il Sud a Reggio Calabria è la prova che, dopo oltre venti anni di oblio, in cui il Sud è stato dimenticato dall'agenda politica dei governi che si sono succeduti, il Meridione torna ad essere centrale nelle strategie della politica governativa. Sono interventi e risorse concrete presenti nel protocollo che sarà firmato domani. Calabria e Sud sono priorità del Governo Renzi.
La Regione deve recitare in maniera incisiva il ruolo di cabina di regia, coinvolgendo tutti gli attori e le forze sociali del nostro territorio, le università e le associazioni.
I dati elaborati da Eurostat non sono una novità. Alcuni mesi fa altri numeri avevano fotografato in maniera impietosa, ma vera, lo stato di salute del lavoro in Calabria. Siamo gli ultimi in Italia. Nel 2014 e 2015 sono andati in fumo circa 8mila posti di lavoro, mentre altre regioni, trascinate dal Jobs Act e dal piano assunzioni della scuola, avevano risalito la china. Calabria triste e solitaria con 260mila famiglie che hanno difficoltà economiche, con un Pil pro capite di 17mila euro in grado di relegare la nostra regione all'ultimo posto fra quelle del Meridione. Una saga degli ultimi posti destinata a continuare se non c'è un'assunzione di responsabilità collettiva, in cui deve trovare una sintesi virtuosa l'utilizzo concertato e programmato delle risorse europee, nazionali e regionali al solo fine di creare sviluppo e lavoro".