VIDEO | La società che dà impiego a circa 3mila lavoratori ha chiesto il concordato preventivo. Il rischio è la chiusura e il licenziamento in massa
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Non c’è pace per la Abramo Customer Care. Prima la chiusura della sede di Lamezia per tagliare i costi, poi la perdita dell’appalto sulla commessa dello 060606 (il numero telefonico del Comune di Roma gestito dal call center) e il rischio di licenziamento per centinaia di operatori e ora la richiesta di un concordato preventivo.
L'Azienda Abramo in crisi
È da circa due anni che l’azienda, che dà lavoro ad oltre tre mila lavoratori, fatica a mantenere la quadra. Già nel 2018 il fatturato era calato da 120 a 80 milioni di euro ed erano iniziati i problemi conle banchi. Poi a novembre 2019 i ritardi nei pagamenti, a marzo 2020 la pandemia e il ricorso agli ammortizzatori sociali.
A rischio 3mila dipendenti
Ora un nuovo capitolo, con la richiesta di concordato. Si teme per il destino dei lavoratori e i sindacati chiedono un incontro al ministero al fine di garantire continuità occupazionale. «Chiediamo – ci spiega il segretario regionale Slc Cgil Calabria Alberto Ligato - al ministero di farsi garante della salvaguardia dei posti di lavoro perché un'azienda così grossa che occupa oltre tre mila persone tra Calabria e Sicilia e Lazio non può spegnersi in questo modo».
«Oltretutto - spiega Ligato – tra queste molte provengono dall’Infocontact e, quindi, già hanno subito un iter fallimentare e un amministrazione straordinaria, sono già molto provate. Parliamo di madri e padri di famiglia che vivono di questo stipendio, che hanno contratto mutui, hanno messo su famiglie contando su questo reddito e rivivere dopo soli cinque anni la stessa epopea non è non è possibile. Lo Stato deve farsi garante».