Un tavolo istituzionale per cercare di arrivare ad una soluzione che impedisca che i circa 700 lavoratori della sede lametina dell’Abramo Customer Care vengano trasferiti. È la propsota dell’Ugl Telecomunicazioni ha scritto alle parti interessate, nonché al sindaco di Lamezia Paolo Mascaro e all’assessore al Lavoro Fausto Orsomarso.

 

Il diniego della Fondazione Terina a proseguire nella concessione dei locali per un ulteriore mese e l’interlocuzione da questa intrapresa per ospitare il maxi processo Rinascita Scott sono un freno al dialogo avviato con il management della società di call center.

Dopo l’annuncio del trasferimento dal 30 giugno in poi dall’area industriale lametina alle sedi di Settingiano e/o Cassiodoro per consentire all’azienda di risparmiare e la levata di scudi di dipendenti e sindacati, l’Abramo, in seguito a un confronto con i sindacati, aveva concesso la proroga di un ulteriore mese.

 

Nel frattempo sarebbero stati discusse ipotesi come l’ampliamento dello smart working e l’affitto di locali più piccoli per dare una sforbiciata ai costi.

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Ora la posizione della Fondazione Terina crea preoccupazione. Da qui la richiesta dell’Ugl che spiega che «l’apertura di un tavolo istituzionale per comprendere quali siano i margini per avviare un confronto che possa consentire soluzione di un problema che, se non risolto per tempo, vedrà tanti colleghi del sito operativo Abramo Customer Care di Lamezia dover affrontare un trasferimento di sede che comporterebbe tante difficoltà economiche per gli stessi».