VIDEO | I dipendenti non hanno ricevuto la seconda tranche delle spettanze di dicembre e chiedono garanzie sul loro lavoro. Per questo si appellano al sindaco di Crotone e al presidente Spirlì, chiedendo di velocizzare le procedure di cessione dell’azienda
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Non hanno ancora ricevuto la seconda tranche dello stipendio di dicembre, i lavoratori dell’Abramo Customer Care di Crotone, che sono piuttosto preoccupati per il clima di incertezza che si respira in azienda da quando è stata presentata richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Roma. Le spettanze dovrebbero essere pagate nella prossima settimana ed entro martedì – fanno sapere le segreterie regionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil che hanno avuto una conference call con l’azienda – sarà indicata la data precisa. Non è stato possibile invece ricevere un «calendario definitivo dei pagamenti delle spettanze in quanto dipendono dal pagamento corrente delle fatture e quindi non programmabile nel lungo periodo».
Silenzio assordante
La notizia non rassicura completamente i dipendenti, in apprensione per il loro futuro lavorativo. Intorno alla loro vicenda, lamentano in un comunicato diramato sui social, c’è troppo silenzio sia da parte del loro datore di lavoro che da parte del governo. Tutto sembra andare a rilento. Anche, ad esempio, l’avvio del tavolo di garanzia istituito nel Consiglio comunale aperto di Crotone dell’11 dicembre scorso.
Appello alle istituzioni
I lavoratori si appellano al sindaco Vincenzo Voce, affinché lo convochi, e al presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, perché si interessi della loro situazione. Anche loro, come ribadito dalla Uil nei giorni scorsi, ritengono sia necessario accelerare le procedure di cessione dell’azienda: si sentirebbero più tranquilli.
Diversi soggetti avrebbero manifestato interesse all’acquisizione, tra i quali un fondo finanziario irlandese, cui fanno capo società operative nel settore del Contact Center: una garanzia – si spera - per il mantenimento dei livelli occupazionali.