«Dal 3 maggio, data di deposito del piano di concordato, non c'è stata alcuna risposta da parte del tribunale in merito al piano stesso. Nel frattempo i committenti continuano ad effettuare gare di appalto, che grazie alla clausola sociale consentono di non disperdere posti di lavoro e professionalità, ma che diminuiscono ogni giorno di più il valore di questa azienda rendendola sempre meno appetibile ad eventuali acquirenti. È necessario avere risposte concrete, bisogna una volta per tutte mettere in sicurezza le 3mila famiglie calabresi restituendogli quella serenità e quella stabilità lavorativa che in questi mesi è certamente mancata».

È questo il grido d’allarme lanciato dal segretario regionale Slc Cgil Alberto Ligato sul destino della Abramo Customer Care. Un appello il suo che si affianca a quello delle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil che rivendicano i non avere avuto più notizie del concordato aziendale dopo l’incontro al Mise del 14 maggio scorso nel quale, al contrario, era stato indicato alle organizzazioni sindacali un arco temporale entro il quale la situazione sarebbe stata risolta.

«Ad oggi non registriamo ancora nessuna novità né informazioni in merito, mentre si leggono sugli organi di stampa indiscrezioni di vario tipo sulla vicenda. Alla luce di ciò, oltre che alla perdita recente di alcune importanti commesse da parte dell’azienda che contribuisce a peggiorare una situazione a tutti nota, con la presente  - scrivono i sindacati in una lettera indirzzata al ministero e ai commissari giudiziali- siamo a sollecitarvi un incontro sulla vertenza, sottolineando come il dilatarsi dei tempi provochi ricadute sempre più serie sui lavoratori dell’azienda e sulle sue future prospettive».